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Edizione provinciale di Udine


SANGIORGINA - Carducci: società professionale ed unita

L'allenatore della Juniores cremisi ha trovato la realtà perfetta per portare avanti un settore giovanile produttivo e vincente: "Qui si usano metodi innovativi che mi hanno colpito fin da subito"


Federico Carducci riconfermatissimo alla Sangiorgina, dopo un'opportunitù inaspettata che l'ha portato alla guida della formazione Under 19, dove ha fatto benissimo con una rimonta in classifica bloccata solo dal Covid.
Il tecnico è orgoglioso di far parte di una società che l'ha sorpreso dal primo momento per la grande professionalità ed un'interpretazione del calcio giovanile a dir poco pionieristica: "E' un settore giovanile con tanti iscritti, contiamo su circa 200 tesserati distribuiti su 13 squadre. Siamo riconosciuto come scuola calcio èlite, facendo parte delle tredici squadre che possono fregiarsi di questo titolo ed i vari tecnici hanno tutti licenze UEFA di vario livello. Siamo affiliati da un po' di anni al Pordenone, con cui abbiamo un rapporto molto stretto ed è stato un orgoglio collaborare con loro, inviando più di una decina di ragazzi nel loro settore giovanile. Usiamo metodi innovativi, soprattutto per le fasce d'età iniziali, che mirano allo sviluppo cognitivo del bambino con l'obiettivo di crescere dei giocatori che possano essere abili nella lettura delle situazioni di gioco complesse e che richiedono una certa conoscenza".

CARRIERA - "Ho iniziato qui a San Giorgio quasi per caso, perchè cercavo un settore giovanile competente vicino casa, per iscrivere mio figlio. Ho avuto la possibilità di entrare in contatto con questa società ed ho capito subito di essere di fronte ad una realtà di indiscusso valore, con il responsabile Stefano Florit che ha messo delle basi importanti e che mi hanno colpito molto. Non ho mai avuto interesse per i settori giovanili ma grazie a loro ho scoperto questo mondo. Il primo anno ho accettato l'incarico per gestire gli Esordienti, quindi dopo aver fatto il secondo di Chiarandini a Santamaria, mi sono tuffato nel settore giovanile con la curiosità di cimentarmi in questi metodi innovativi che andavano in contrapposizione con le mie conoscenze precedenti".

UNDER 19 - "E' stato un cambio repentino dovuto a dinamiche interne della Juniores, che era precedentemente affidata a Maurizio Zorba. Mi sono catapultato in una realtà completamente diversa, con logiche differenti. Ho ripreso in mano le competenze prese sul campo in prima squadra, con ragazzi ovviamente più grandi, ed abbiamo trovato subito il giusto feeling. I risultati hanno infatti parlato chiaro, facendoci affrontare una rimonta dall'ultimo posto, bloccata solo dal Covid".

FUTURO - "Resterò qui dove si è creato un grandissimo gruppo anche con i colleghi allenatori. Mi trovo benissimo soprattutto grazie alla professionalità che ho trovato qui, proseguo con l'Under 19, in cui verrà aggiunto solo qualche ragazzo dagli Allievi Regionali ma che resta praticamente lo stesso gruppo dell'anno passato. La riconferma di mister Simone Bruno in prima squadra non ha fatto altro che aumentare ancor di più la voglia di continuare questo progetto: con lui ho vissuto tante emozioni sui campi da gioco nei dilettanti, avendo la possibilità di crescere e giocare insieme, togliendoci tante soddisfazioni e condividendo i tanti valori fondamentali quali il rispetto, la lealtà e la sacralità del compagno di squadra, che portiamo avanti nei nostri percorsi".

ISPIRAZIONE - "Principalmente due miei allenatori: Andrea Toffolo, che attualmente è nello staff del Pordenone "dei miracoli", perchè quando l'ho avuto è sempre entrato in empatia dal punto di vista emotivo con i suoi giocatori. Lo dimostra il fatto che ancora a distanza di anni ci sentiamo regolarmente, oltre ovviamente alla sua conoscenza tattica che è un bagaglio che in pochi hanno in maniera così importante. L'altro invece è Enrico Coceani, che negli ultimi anni ha fatto la fortuna della Pro Gorizia, soprattutto per la sua capacità di far gruppo e di creare una squadra che fosse una parte attiva nel processo di crescita personale e di risultati".

PROTOCOLLI - "Non ci siamo fatti trovare impreparati, anzi siamo stati tra i primissimi a metterli in pratica, tanto da ricominciare nelle prime settimane di luglio con tutte le formazioni. Ci siamo allenati in questi due mesi, tranne un po' di pausa nel periodo di Ferragosto, ed ora abbiamo già ricominciato a pieno regime. Purtroppo questo protocollo non permette l'attuazione di programmi elastici ma non si può far altro che adeguarsi. Siamo pronti e speriamo che il protocollo possa diventare più snello per ripartire senza problemi con la nuova stagione".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 25/08/2020
 

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