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Edizione provinciale di Gorizia


STADI - Aperti al pubblico, si o no?

In Fvg nessuna limitazione, salvo quella della normale capienza delle tribune con posti distanziati. Per i professionisti amichevoli con pubblico, gare ufficiali a porte chiuse. Il solito incongruente bailamme normativo all’italiana

Avevano un mese di tempo per correggere le macroscopiche incoerenze riportate sul Dpcm del 7 agosto sulla presenza di pubblico alle manifestazioni calcistiche, invece sul nuovo Dpcm entrato in vigore il 7 settembre per la durata di un mese, è stato semplicemente confermato quanto disposto in quello precedente.

Sarà forse perché le scuole sono ancora chiuse e gli asini restano asini e non diventano volpi? Speriamo allora che comincino a studiare.

Riassumiamo brevemente i punti in palese contrasto. Premesso che il ministro Speranza ha ribadito il niet all’apertura degli stadi al pubblico (ma lui forse ignora che non esistono solo quelli dei professionisti), il punto e) dell’art. 1 comma 6 del Dpcm del 7 agosto e prorogato con quello del 7 settembre, consente la partecipazione del pubblico ad eventi di minore entità con massimo 1000 spettatori all’aperto e 200 al chiuso e solamente nei settori in cui sia possibile la prenotazione preventiva del posto numerato (sic!).

Il successivo punto f) consente le competizioni sportive nazionali e regionali organizzate delle singole federazioni, ma solo a porte chiuse.

Fortunatamente nella regione Friuli Venezia Giulia, visti anche i numeri molto bassi dei contagi,il presidente Fedriga, nella sua Ordinanza n. 22 del 31 luglio, e prorogata con Ordinanza n. 26, a tutto settembre, consente, al punto 13, il numero massimo di spettatori [...] per le manifestazioni sportive di carattere non professionistico all’aperto e al chiuso, ove non diversamente vietato, determinato in relazione alla capienza della struttura, assicurando una spazio libero tra sedute fisse e identificate e, in caso di sedute fisse e non identificate (quali spalti e gradinate) con distanziamento interpersonale di almeno un metro, salvo i gruppi conviventi.

Tale disposizione è stata ribadita sul Comunicato ufficiale n.18 della Federcalcio regionale per dirimere ogni dubbio in merito.

Gli stadi di Udinese, Pordenone e Triestina rimarranno per ora ancora vuoti per le competizioni ufficiali, per le amichevoli invece, non essendo queste organizzate dalla Figc, benché autorizzate, l’accesso è consentito in base al punto e) del citato Dpcm.

Fino a quando queste incertezze? Siamo in Italia, il Paese delle indecisioni.         

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 08/09/2020
 

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