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Edizione provinciale di Pordenone


PORDENONE - Diaw illude. Pareggio veneto e secondo pari stagionale

Finisce 1 – 1 al Menti di Vicenza. Neroverdi in vantaggio con il primo gol del neo bomber. Pareggio acrobatico del Lanerossi che in precedenza aveva colpito anche un palo. Esordio in neroverde per Scavone e Musiolik

LR Vicenza – Pordenone 1-1
Gol: 9′ st Diaw, 17′ Cappelletti.

LR VICENZA (4-4-2): Grandi; Bruscagin, Padella, Cappelletti, Beruatto; Vandeputte (13′ st Giacomelli), Pontisso (37′ st Cinelli), Rigoni, Dalmonte (38′ st Zonta); Meggiorini (18′ st Guerra), Gori (13′ st Marotta). A disp.: Perina, Scoppa, Bizzotto, Pasini, Ierardi, Barlocco, Jallow. All. Di Carlo.

PORDENONE (4-3-1-2): Bindi; Vogliacco, Camporese, Barison, Falasco; Magnino, Calò, Rossetti (43′ st Pasa); Gavazzi (21′ st Musiolik); Ciurria (21′ Scavone), Diaw. A disp.: Passador, Berra, Stefani, Secli, Misuraca, Bassoli, Butić, Chrzanowski. All. Tesser.

ARBITRO: Camplone di Pescara. Assistenti Villa e Della Croce di Rimini. Quarto ufficiale Panettella di Bari.

NOTE: ammoniti Diaw, Bruscagin, Gavazzi, Calò, Rigoni, Camporese, Vogliacco. Angoli 5-4. Recupero: pt 3′; st 4′. Spettatori 462, incasso 5.765 euro.

Non poteva finire altrimenti; per la terza volta negli scontri diretti Vicenza e Pordenone chiudono la sfida in parità e sempre con il risultato fermo sull’ 1 -1. Era successo nelle ultime due sfide e anche in questa primizia per la Serie B non cambia il copione. Risultato giusto per quello visto in campo con le due squadre che sfoderano brillantezza per 80’ minuti per calare  nel finale. Tesser ripropone l’undici di Lecce, con l’unica variante di Gavazzi al posto dell’acciaccato Mallamo, mentre Musiolik e Scavone, arrivati in settimana per completare la rosa partono dalla panchina. Il Vicenza schierato con il 4-4-2 si affida in avanti all’esperienza di Meggiorini e la destrezza di Gori, con Pontisso, in prestito dall’Udinese, a svariare nella zona pensante del campo. Proprio Pontisso al 3’ sul suggerimento di Vandeputte prova la conclusione con la palla per però termina lontana dai pali di Bindi. Si muove meglio la formazione berica, mentre il fraseggio del Pordenone è farraginoso e fatica ad innescare Diaw e Ciurria. Al 17’ Bindi ci mette i pugni sulla conclusione di Beruatto, penetrato pericolosamente nell’area neroverde. Diaw prova a fare a sportellate con la difesa avversaria ma i difensori di casa tamponano con ferocia l’ex Cittadella, annullandolo dal campo. Ma dopo aver preso un giallo per un fallo a centrocampo Diaw, sfugge sulla fascia e serve un palla invitante per Ciurria che calcia con forza ma sul corpo del portiere Grandi. Al primo di recupero occasionissima per Barison: sugli sviluppi di una battuta d’angolo Diaw tocca la sfera allungandola sul secondo palo dove in tuffo il difensore centrale neroverde arriva con un attimo di ritardo spedendo a lato.

Ad inizio ripresa Vicenza vicino al vantaggio; Dalmonte scende sulla fascia, il primo tentativo viene ribattuto, il biancorosso mantiene comunque il controllo del pallone e sul secondo tentativo la palla si stampa sul palo lontano. Al 9’ arriva improvviso il gol pordenonese con l’ivenzione di Diaw, lesto a liberarsi del diretto avversario e dall’altezza della linea di fondo centra lo specchio della porta facendola passare tra palo e portiere. Primo gol con la nuova maglia per lui e primo gol nel nuovo secolo per i ramarri, che giovedi hanno accesso le 100 candeline.
Il vantaggio dura però soltanto 8’ minuti, tanti bastano ai vicentini per rimettere in equilibrio il match. Merito di Cappelleti con un acrobatica rovesciata trova il modo di bucare Bindi, che legge male la traiettoria, ingannato dai movimenti sottoporta dei padroni di casa. Al 21 Tesser inserisce Musolik per Gavazzi e Scavone per Ciurria cambiando le dinamiche di atatcco e il polacco fa vedere di possedere dinamismo e ferocia agonistica andando a contrastare tutto e tutti, procurandosi anche una punizione velenosa che Calio’ però calcia sulla barriera. Ora la sosta e poi esordio casalingo al "Teghil" di Lignano contro la Spal per un Pordenone che ha comunque saputo mettere in mostra la consueta sagacia e organizzazione di gioco.

Gianpaolo Leonardi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 03/10/2020
 

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