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Edizione provinciale di Udine


TAVAGNACCO - Sconfitta immeritata: aggiustare la mira sottoporta

Le gialloblu meritavano di più. Possesso palla, predominio territoriale e grande impegno non bastano. E’ mancata la fase di finalizzazione. Ma continuando a creare, le ragazze verranno premiate

Prendere un gol al secondo minuto di gioco e poi spingere per 90 minuti senza riuscire a segnare. E’ questo il riassunto dello 0-1 contro il Brescia come ha scritto l’Upc Tavagnacco sui propri profili social. La prima sconfitta in campionato lascia l’amaro in bocca in casa friulana per come è arrivata. La sensazione è che il punteggio finale non rispecchi quanto si è visto sul campo. Si avverte di non essere stati inferiori all’avversario, ma si esce dal campo senza nulla in mano. Avere predominio territoriale, possesso palla e metterci grande impegno non basta. In questo sport è così. Alla fine il risultato non è sempre giusto. E’ indubbio che ieri il Tavagnacco meritasse almeno il pari. Alla squadra non si può rimproverare niente sotto il profilo dell’impegno. Le ragazze hanno dato tutto. E’ mancata un pizzico di precisione sottoporta, in alcune circostanze anche una maggiore precisione nell’ultimo passaggio e nei tempi di gioco. Sulla trequarti alcune scelte sono risultate troppo frettolose probabilmente a causa della voglia di recuperare subito il risultato. Ci sarà tempo per affinare meglio alcuni meccanismi e va tenuto in considerazione che continuando a creare occasioni, per la legge dei grandi numeri, l’episodio in cui gira bene arriva. Infine si può dire che il Tavagnacco non è stato fortunato e la buona sorte non guasta mai.
L’analisi a fine partita dell’allenatrice Chiara Orlando va in questa direzione. “Abbiamo fatto 80 minuti nella metà campo avversaria creando tantissime opportunità per fare gol, ma non siamo riusciti a inquadrare la porta, è questo l’aspetto negativo. La prestazione mi ha soddisfatta, è mancata solo la finalizzazione e di conseguenza il risultato”. Al tecnico è piaciuto l’atteggiamento, lo spirito, la voglia e anche le trame di gioco delle gialloblù. Va tenuto in considerazione che per la terza sfida consecutiva (dopo Pontedera e Roma in Coppa Italia), la squadra è andata sotto nel punteggio. Nelle due gare precedenti lo svantaggio è arrivato al quarto d’ora, ieri dopo appena un giro e mezzo di lancette. L’altezza delle bresciane si è fatta sentire su quel corner dove Galbiati è saltata più alta di tutte siglando il gol che ha deciso l’incontro. “Abbiamo preso gol su palla inattiva dove si sono scontrate il nostro portiere e il nostro centrale difensivo –la disamina di Orlando- però oggi le ragazze hanno reagito immediatamente, non hanno pensato solo a difendersi e hanno ricominciato subito a giocare per pareggiare. Non parlerei di un calo di concentrazione”. L’unico appunto che l’allenatrice muove alle calciatrici è la concretezza sottoporta.  
 
Il terzino sinistro Melissa Toomey evidenzia il rammarico per il risultato finale. “C’è del dispiacere perché ogni gara è importante e vogliamo sempre i tre punti. Abbiamo giocato bene, ci rifaremo la prossima volta”. Anche la giovane giocatrice si sofferma sulle difficoltà che il Tavagnacco ha registrato nei primi minuti di gara. “Prendere gol subito psicologicamente è una mazzata, non ci aiuta. E’ vero che da qualche gara subiamo nelle prime battute, ma diamo sempre il massimo. Non si può dire che entriamo in campo poco concentrate”. La squadra ha profuso il massimo impegno alla ricerca del gol di pareggio. Lo spirito non è mancato, Toomey lo sa: “Per risolvere il problema del gol dobbiamo armarci di pazienza, lavorare in settimana e confidare nel fatto che continuando a creare, verremo premiate”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 06/10/2020
 

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