TRIESTINA - Cercando il tris nella tana della matricola Legnago
Dopo i successi contro Cesena e Modena la squadra di Gautieri è intenzionata a cavalcare l'onda. Il difensore Tartaglia: "Le aspettative sono elevate, abbiamo una rosa ampia e di elevata qualità"
Una Triestina ancora incompleta e reduce da due successi di fila (Cesena e Modena) è chiamata ad andare nel Veronese in occasione della quarta di campionato... a caccia di un tris di affermazioni consecutive cosa non troppo frequente per l'Unione negli ultimi anni. La “banda” di Carmine Gautieri renderà visita al Legnago, neo-promosso e salito in serie C al posto del Campodarsego (rinuncia degli ultimi vincitori del girone delle squadre regionali della quarta serie). Appuntamento alle 15 della domenica della Barcolana.
Così il difensore rossoalabardato Angelo Tartaglia: “Ci siamo riscattati per la sconfitta nella partita con il Matelica, era una partita in cui contava solo il risultato e il Manuzzi sarà un campo difficile per tutti. Il gruppo è già formato e collaudato perchè la maggior parte di noi c'era già nello scorso campionato. Sono poi arrivati dei ragazzi nuovi e gli ultimi acquisti non li conoscevo personalmente prima del loro arrivo, non avendoci giocato assieme o contro da avversari. Ci sono delle aspettative elevate e tante perchè c'è un livello alto, abbiamo delle qualità importanti e una rosa ampia che il mister gestirà come ritiene meglio”.
E ancora: “Sarà in ogni caso una stagione tosta, essendoci degli avversari di valore come Sud Tirol, Padova, Carpi e Modena e i risultati delle prime partite lo hanno dimostrato. A livello fisico stiamo bene, anche se è un periodo intenso con partite ogni tre giorni viste pure le due gare di coppa. Però giocare ci fa bene, visto il lungo periodo precedente di inattività”.
I protocolli? “Giocare in uno stadio vuoto è triste, perchè ti manca la spinta del pubblico e sembra di giocare un'amichevole, perciò bisogna trovare degli stimoli da soli. E usiamo spogliatoi separati durante la settimana per gli allenamenti, cosa che fa venire un po' calare l'affiatamento di gruppo, anche c'è da rispettare il distanziamento. L'importante è avere il piacere e la passione di giocare”.
Massimo Laudani
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