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Edizione provinciale di Udine


SANGIORGINA - Cavaliere: società e gruppo meritano categorie superiori

Il fantasista di origini napoletane, in questo inizio di campionato sta tartassando le difese avversarie ed incantando tifosi ed appassionati: "Lascio che mi giudichino gli altri, non voglio sminuire la categoria ma penso di dover giocare più in alto"

Tre gol stagionali nelle prime quattro partite, nelle quali è stato votato praticamente sempre come migliore in campo. La rotonda vittoria per 5-2 contro il Riviera non ha fatto eccezione e le luci delle ribalta si sono posate su di lui. Antonio Cavaliere, "scugnizzo" napoletano ma friulano d'adozione, è l'uomo in più della Sangiorgina che veleggia in seconda posizione nel girone B di Prima Categoria e sogna insieme al suo talento il salto di categoria: "Iniziare con il Covid è stata dura ma man mano ci siamo abituati ed abbiamo ritrovato la forma fisica. Le prime partite sono sempre difficili da giudicare per chiunque, ma vedo molto bene la squadra, qui mi trovo bene e spero in una bella annata".

LE RETI - "Il primo gol è nato da un'azione sulla sinistra sull'asse Cocetta-Sinigaglia, quest'ultimo è rientrato trovandomi sulla destra. Ho puntato il terzino che mi ha atterrato in area di rigore ed ho realizzato il penalty con un tiro rasoterra ad incrociare. Il secondo, invece, è partito da contropiede: mi è venuto naturale andare dritto verso la porta e quando ho visto il portiere fuori dai pali l'ho beffato con uno scavetto".

CATEGORIA - "Lascio che mi giudichino gli altri e preferisco non dare giudizi a me stesso, però mi sento di categoria superiore, senza sminuire la Prima. Mi sono ricreduto perchè non avevo mai giocato in questa categoria ma devo dire di essere stato fortunato a trovare una società tanto seria".

SOCIETA' - "Ci dà quello che ci serve e cerca di accontentarci in tutto e per tutto. Per società e squadra penso che la Sangiorgina meriti qualche categoria in più".

FORMA FISICA - "Curo tantissimo la parte fisica che per me è fondamentale: cerco di dare sempre il massimo in allenamento perchè solo così si possono ottenere risultati soddisfacenti in partita. Cerco di arrivare al campo sempre una quarantina di minuti prima dell'allenamento per svolgere alcuni esercizi personali e, se il fisico me lo permette, cerco di fermarmi qualche minuto anche dopo. Nella vita di tutti i giorni cerco di non bere, magari una birra dopo la partita ci può stare, ma non bisogna andare oltre questo. Cerco di mangiare sempre sano ed alla domenica mangio sempre quattro ore prima della partita come si usa fare tra i professionisti".

GRUPPO - "Mi trovo bene con tutti. Ho ritrovato Cocetta che è un mio compagno di squadra da sei o sette anni tra le varie squadre in cui abbiamo militato quindi ho un rapporto fortissimo di amicizia e mi trovo bene con lui in campo e fuori. Poi ho conosciuto tante brave persone ed ottimi giocatori come Puto, Salomoni, Nalon e tutti gli altri che non conoscevo che mi hanno subito accolto benissimo ed abbiamo subito stretto un ottimo rapporto. In campo ci aiutiamo tanto anche dal punto di vista mentale, se si sbaglia un passaggio siamo pronti ad incoraggiare il compagno senza arrabbiarci. E' un fattore fondamentale per restare tranquilli e giocare con serenità".

MISTER BRUNO - "Il mister è fantastico, oltre ad essere un bravissimo allenatore riesce anche ad essere quasi un nostro amico. Con lui ci si può confrontare sempre per qualsiasi argomento, non è una persona che resta ferma sulle proprie idee ma ascolta l'opinione di tutti ed è aperto al dibattito. I risultati, ovviamente, si vedono in campo".

RUOLO - "Mi trovo bene in tutti i ruoli in cui sono stato impiegato, dipende tanto anche dall'andamento della partita. Ci sono gare in cui preferisco prender palla sulla fascia e rientrare, ma se servo sulla trequarti non mi faccio problemi".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 20/10/2020
 

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