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Edizione provinciale di Pordenone


PRATA FALCHI - Pegolo: ci fermiamo dopo mezz'ora ma sono fiducioso

Il direttore sportivo della società di Visinale commenta l'ulteriore pausa forzata: "Siamo abbattuti, non pensavano di ritrovarci già ad ottobre in questa situazione di ulteriore blocco. Penalizzerà tutti perchè significherebbe ripartire da zero, sempre se si riprenderà"



Una vittoria e quattro sconfitte è il bottino di un Prata Falchi in difficoltà, ma con ampi margini di crescita. Nell'ultimo impegno nel campionato di Promozione girone A, che rimarrà tale almeno per un mese a causa del blocco dei campionati dilettantistici regionali e provinciali, il club di Visinale ha perso in casa contro l'UBF, partendo bene ma senza riuscire a reggere il campo per tutti i novanta minuti di gioco. Abbiamo ascoltato il ds Davide Pegolo sull'attuale momento della squadra e più in generale dei campionati dilettantistici: "Siamo un po' abbattuti per questo "quasi lockdown" perchè è una situazione frustrante. Abbiamo iniziato con la sensazione che qualcosa potesse cambiare, ma non pensavamo addirittura di trovarci ad ottobre con il campionato fermo ma soprattutto anche gli allenamenti. Stare un mese senza allenarsi significa ricominciare tutto e diventa difficile da gestire per una società dilettantistica. Secondo me non si ripartirà, a livello professionistico hanno disponibilità economiche e c'è una situazione completamente diversa dalla nostra. Sono seguiti ed hanno la possibilità di fare tamponi ogni settimana, qui non è ovviamente attuabile un protocollo del genere e ci possono essere tanti asintomatici che facciano crescere il numero di contagiati".

SQUADRA - "Abbiamo cercato di ringiovanire ulteriormente la squadra, perchè abbiamo una media di venti anni e mezzo quindi manchiamo un po' di carisma in campo. A livello di gioco penso che se le partite durassero trenta minuti le potremmo vincere tutte, perchè ad un certo punto ci fermiamo e penso che sia più un problema mentale che fisico, tecnico o tattico. Stiamo lavorando per poter far cambiare questo trend negativo, la pausa non ci faciliterà questo processo di modifica degli atteggiamenti, ma penso che questo varrà per tutte le squadre. E' un anno strano, vedremo di fare del nostro meglio per ripartire".

RIMPIANTI - "Ne abbiamo: a parte la partita con la Sanvitese dove non c'eravamo con la testa, le altre sono state affrontate tutte a viso aperto, giocando bene ma nell'arco della partita possono venire fuori le qualità che spostano gli equilibri per gli avversari e questo è successo con Tolmezzo e Sacilese. Sono fiducioso, i ragazzi si allenano bene ed il mister Dorigo è da tre anni e mezzo con noi, è preparatissimo e sono sicuro che saprà invertire la rotta. E' solo questione di tempo, ci vuole fame, è quello che chiediamo ai ragazzi perchè in queste categorie è questo che fa la differenza. Più concretezza, ma mantenendo il bel gioco".

STOP FORZATO - "Come ho già detto sarebbe stato meglio continuare, sia per il nostro processo di crescita, sia perchè significherebbe aver superato l'emergenza Covid. Sicuramente possiamo renderlo utile per capire cosa ci manca e per riflettere sulle problematiche che abbiamo. Il campionato dura trenta partite e sono tante. Speriamo solo di tornare il prima possibile, non solo per il calcio ma per il bene di tutto il Paese".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 27/10/2020
 

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