AIC - Beppe Dossena si candida: più dialogo con i giocatori
L'ex calciatore che ha indossato, tra le altre, le maglie di Bologna, Torino, Udinese e Sampdoria, decide di proporsi alla corsa per la presidenza dell'Associazione, contrapponendosi ad Umberto Calcagno: "Non trovo corretto che ci sia un solo candidato, voglio dare forza e centralità all'AIC"
Dopo le dimissioni di Damiano Tommasi e la nomina ad interim di Umberto Calcagno, l'Associazione Italiana Calciatori si prepara alle elezioni del nuovo presidente. La candidatura esclusiva dell'attuale massimo esponente sembrava restare tale, ma un'altra candidatura ha rotto gli equilibri dell'Associazione. L'ex calciatore ed attuale dirigente e commentatore sportivo, Beppe Dossena, ha infatti deciso di contrapporsi alla candidatura di Umberto Calcagno, illustrando le sue idee a riguardo: "Ho scelto di candidarmi perché non trovo corretto che nella corsa alla presidenza della Federcalciatori ci sia un candidato unico. Inoltre ritengo che negli ultimi anni l'Aic abbia perso forza e centralità, che non riesca ad entrare nelle decisioni politiche federali. Il calciatore deve essere riportato al cento del sistema visto che ci sono un milione di tesserati e poi deve saper dialogare con le altre componenti. Ai giocatori non devono più essere fatte cadere le decisioni dall'alto perché sono una componente importante e hanno senso di responsabilità. Può andare in crisi senza un controllo delle uscite, che ora mi sembrano eccessive. Un po' di spese possono essere riconsiderate, per consegnarle al calcio femminile, ai dilettanti". "L'Aic è in grado di gestire l'emergenza" generata dal Covid "con le proprie forze, almeno nell'immediato futuro" .
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