TERZA D - Masala: bisogna tenersi pronti per quando si ripartirà
L'allenatore del Trieste&Fvg Football Academy racconta di come la sua squadra, che in stagione ha disputato solo 2 gare, sta affrontando questo momento così particolare e complicato
“E' stato giusto fermarsi, anche se c'è molta voglia di giocare. Però la salute viene prima di tutto, anche se alla fine non si risolve il problema nel senso che si va comunque sugli autobus, si va in giro e i più giovani fanno meno attenzione a certe accortezze. Si passano la bibita o la sigaretta e i fidanzatini si baciano. Quindi... anche tra i giovani c'è il virus, ce ne sono ricoverati per questo al Burlo (l'ospedale infantile, ndr), solo che a loro il covid dura meno che agli anziani”. Roberto Masala, allenatore della prima squadra della Trieste&FVG Football Academy (costola del Trieste Calcio e fino a pochi mesi fa società pura ed ora militante pure in Terza categoria), dice la sua sul momento del calcio alle prese con i problemi della pandemia. “Da noi, finchè si è giocato, si rispettavano pienamente le regole fino all'ultima tra distanziamento, controlli della febbre, sanificazioni, gel, rilevare nomi e numeri di telefono dei presenti. Sugli spalti c'erano gli spazi per rispettare le distanze, ma quando parli con un amico in qualsiasi posto, ti viene normale avvicinarti all'altra persona. Ora facciamo gli allenamenti, ma non facciamo entrare neanche i genitori”.
A proposito del mantenimento della forma, l'ex giocatore “dilettante” aggiunge: “Ci stiamo allenando e lo faremo finchè ce lo lasceranno fare, per quanto io ritenga “improponibile” allenarsi distanziati (nel senso che vengono meno alcune basi del calcio, ndr). Abbiamo una media di 14 presenze, che non è male, considerando che qualcuno è infortunato e c'è chi lavora su turni ad esempio alla Salus e che non è facile pensare solo all'aspetto fisico. D'altro canto prima o poi si tornerà a fare le partite e bisogna tenere la condizione, ma tre nostri calciatori sono “scomparsi” appena hanno saputo che non si può giocare dicendo che lavorano per quanto facciano lavori con tempistiche diverse rispetto agli allenamenti serali. Ne facciamo tre a settimana proprio per tenere botta nel modo migliore possibile, dovremo però anticipare l'ora di inizio per riuscire a rientrare a casa entro le 22 in base al nuovo DPCM. Poi, quando si ripartirà, schiererò chi è venuto agli allenamenti e gli altri andranno in panchina proprio per non aver saltato le sedute di preparazione”.
E relativamente a quanto si era riusciti a giocare, il coach biancorosso commenta: “Siamo riusciti a scendere in campo solamente in due casi, perchè ci sono state rinviate le gare con il Muggia 2020 e con il Primorje che era alle prese con il coronavirus. Ed entrambe le volte abbiamo giocato con l'U.F.I., una in coppa e una in campionato. E' una bella squadra, giovane e ambedue le sfide sono state sostanzialmente equilibrate. Una è finita 1-1 e l'altra l'abbiamo persa per 2-1, pagando degli errori individuali. Adesso penso proprio, che fino a gennaio non si giocherà perchè a inizio dicembre non sarà tutto passato. E ritengo che sia stato stupido iniziare i campionati in queste condizioni”.
Massimo Laudani
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