Sono ormai passate due settimane dallo stop imposto ai campionati dei dilettanti regionali e provinciali (quelli giovanili non hanno neppur avuto inizio) per la pandemia causata dal COVID 19 che imperversa e, in attesa che possano riprendere le ostilità, le società dell’udinese fanno il punto della situazione e provano ad ipotizzare una possibile ripartenza. Ci siamo sentiti con gli allenatori di Pro Fagagna e Tolmezzo e con il Presidente dei canarini della Tarcentina, tutti attendono tempi migliori!
PRO FAGAGNA - La formazione del Presidente Merlino, alle prese con il difficile campionato di Eccellenza a venti squadre, ha avuto un inizio di torneo non facile, con tre sconfitte (San Luigi, Pro Gorizia e Tamai), due pareggi (con Codroipo e Brian Lignano) ed una sola vittoria, nel sentitissimo derby con la Gemonese: «Noi, per ora, abbiamo sospeso tutto - esordisce l’effervescente mister rossonero Pino Cortiula - abbiamo solo fornito ai calciatori un programma personalizzato da svolgersi a domicilio. Nelle prime sei giornate il calendario ci ha riservato le squadre sulla carta più accreditate per il passaggio di categoria e le abbiamo affrontate in maniera abbastanza equilibrata, nonostante i problemi di organico per infortuni vari e condizione atletica non ottimale, probabilmente causata anche dall’ambientamento al nuovo terreno sintetico di allenamento. La squadra si stava allenando bene, stavamo migliorando la condizione e “uomini” determinanti (bomber Nardi su tutti - ndr) erano pronti al rientro. In Coppa Italia eravamo ad un passo dalla semifinale, peccato per questo nuovo stop che ha gettato al vento tutti gli sforzi fatti per ripartire, ma la salute viene prima di tutto, questo non è il mio calcio e questo campionato è comunque falsato da questa pandemia». L’allenatore gemonese si addentra poi nei meandri della possibile ripresa del campionato: «Non la vedo bene, forse era meglio terminare il “vecchio” campionato (sapendo che era prevedibile, a breve, una seconda ondata della pandemia - ndr), si potrà forse riprendere a febbraio, non so cosa deciderà e cosa potrà fare la Federazione in merito, perché dipenderà sicuramente dai tempi di questa seconda ondata, ma solo una cosa mi sento di dire, siccome era abbastanza ipotizzabile questo nuovo stop, era auspicabile che le regole fossero state definite quest’estate, prima di iniziare».
TOLMEZZO CARNIA - Il campionato è stato interrotto, ed era inevitabile vista la situazione, con sole cinque giornate disputate. Dopo le sconfitte con il Venzone (che è costata l’eliminazione dalla Coppa Italia, nonostante le successive vittorie con Bujese e Tarcentina) e con il Maniago Vajont nella prima di campionato, la squadra del Presidente Ianich ha inanellato quattro vittorie consecutive con Venzone, Prata Falchi, Sarone e Sacilese, senza subire gol, centrando per undici volte la porta avversaria, e si è insediata al vertice della classifica del girone A di Promozione. Mauro Serini è speranzoso: «La Coppa Italia e la prima di campionato purtroppo non sono andate bene, nonostante in Coppa ne abbiamo vinte due su tre, ma eravamo all’inizio e dovevo ancora trovare il modulo giusto e la formazione con la quale esprimerci al meglio». In merito alla ripresa delle ostilità così la pensa il Campione d’Italia Juniores del 2003: «Difficile dire come si potrà chiudere il campionato, sicuramente si dovrà giocare di frequente, anche con qualche infrasettimanale per non finire troppo tardi e compromettere il successivo campionato; per la parte fisica io mi affido ad Andrea Durso che, con la sua esperienza e professionalità, ci porterà sicuramente nelle migliori condizioni alla ripresa del campionato, ma ancora dobbiamo organizzarci, fino a quando non si avranno date quasi certe sarà sempre troppo presto per decidere il da farsi. Martedì sera, comunque, abbiamo fatto un po’ di allenamento “individuale”, ma solo parte fisica e qualche esercizio di tecnica individuale».
TARCENTINA – I “canarini” di mister Zucco hanno iniziato il campionato di Promozione con due sconfitte (Torre Pordenone e Maniago Vajont), due pareggi (Vivai Rauscedo e Sanvitese) e con la vittoria in trasferta nel derby con la Bujese. «Per quanto riguarda la prima parte della stagione, seppur molto breve, siamo soddisfatti a trecentosessanta gradi - esordisce il Presidente tarcentino Emanuele Cum - in quanto la prima squadra, composta da un gruppo giovanissimo e per la maggior parte formata da giocatori del nostro vivaio, ha iniziato col piede giusto e man mano, acquisendo esperienza, è destinata a centrare gli obiettivi che ci siamo prefissati (salvezza e crescita dei giovani - ndr), mentre relativamente al settore giovanile ci siamo confermati a livello numerico, con più di duecento tesserati, impostando un rinnovato percorso tecnico grazie all’inserimento del nuovo responsabile del Settore Giovanile Adriano Modolo». Cambiando argomento, il numero uno della compagine collinare evidenzia la difficoltà di ripartire subito: «Per quanto riguarda le possibilità di ripresa del campionato ritengo difficile che ciò possa avvenire in tempi brevi, per cui le voci che parlano di febbraio potrebbero essere attendibili. Questo scenario era tuttavia abbastanza prevedibile e sarebbe stato opportuno valutare, sin dall’inizio, eventuali soluzioni alternative di emergenza. Per far sì che il campionato termini regolarmente credo che andranno giocati turni infrasettimanali ogni settimana e che andrà posticipata la data di fine campionato. Inoltre, solo per quest’anno, per ridurre la durata della stagione, si potrebbe eliminare l’appendice playoff/playout». In merito agli allenamenti con il “distanziamento”, così come autorizzati dall’ultimo Comunicato della LND, così conclude Cum: «Gli allenamenti individuali ancora non sono stati iniziati, stiamo valutando l’evolversi della situazione generale per poi, grazie ad un nutrito numero di dirigenti molto validi che svolgono quotidianamente un grande lavoro, riprendere l’attività in sicurezza».
Andrea Citran
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