LA LETTERA - Il "piccolo" Riccardo scrive, patron Zanutta risponde...
Il giovane Esordiente del Cjarlins Muzane chiede al proprio presidente di permettere ai suoi ragazzi di tornare in campo per gli allenamenti individuali. E Vincenzo Zanutta assicura: "Farò il massimo per riuscirci e manderò la tua testimonianza scritta ai vertici della federazione..."
Non è facile stare lontano dal pallone, dagli amici e compagni di squadra, dalla possibilità di correre, sudare, respirare sul campo di calcio. Non è facile specie quando si è giovani, ragazzini pieni di energia, di sogni, di entusiasmo... Lo spiega bene Riccardo, tesserato del Cjarlins Muzane e componente degli Esordienti 2008 affidati alle sapienti cure di Petar Maodus. Nasce così la lettera che troverete pubblicata sotto questa nota e indirizzata al presidente Vincenzo Zanutta. A cui l'ammirevole Riccardo chiede, pur nella consapevolezza delle problematiche poste dal "maledetto virus", di riuscire a permettere a lui e ai suoi compagni di svolgere gli allenamenti individuali sul campo di Carlino, garantendo lo scrupoloso rispetto delle regole e del distanziamento.
Un appello del genere, così sincero, appassionato e genuino, non poteva non toccare le corde del patron del Cjarlins Muzane: le corde sono quelle dell'anima, del cuore di chi era e resta un autentico appassionato del gioco più bello del mondo. E Vincenzo Zanutta, infatti, ha risposto immediatamente al suo giovane tesserato: "Caro Riccardo, leggo la tua lettera e mi scende una lacrima perché mi fa veramente male al cuore non potervi far allenare... Sono convinto che per voi correre su un campo faccia solo bene e per questo ti prometto che mi impegnerò in tutte le maniere per farvi tornare sul rettangolo di gioco il prima possibile. Grazie per la tua splendida testimonianza scritta, che invierò ai vertici della federazione per far capire la libertà e la felicità che dona il calcio ai nostri ragazzi. Un abbraccio, il pres".
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