PRIMA C - Nuova palazzina con spogliatoi per la Roianese
"Giornata storica" per il club triestino, che ringrazia l'Amministrazione comunale e, in questi tempi così difficili, guarda al futuro con rinnovato entusiasmo
Sono stati consegnati i lavori di sopraelevazione degli spogliatoi del centro sportivo Roianello, l'impianto comunale a disposizione della Roianese (Prima categoria C). Una struttura peraltro dotata solamente di un campo a sette, tanto che la società bianconera deve emigrare da anni per disputare le sue partite a undici. In ogni caso la nuova palazzina di viale Miramare 179, nata sulle ceneri dei vecchi spogliatoi, ha nuovi spazi funzionali, rappresentati da una sala ricreativa di circa 70 mq con annesso bar dotato di una piccola cucina, da un deposito, da uno spogliatoio per il personale del bar e dai necessari servizi igienici per complessivi 120 mq. Questi spazi possono inoltre fruire di una terrazza coperta di circa 30 mq. e di un'ulteriore terrazza scoperta di circa 70 mq sulla copertura dell'edificio.
“E' una giornata storica, sono euforico e ringrazio il Comune a nome di tutti noi – afferma Marco Cozzutto, uno dei capisaldi della Roianese -. Abbiamo ragazzi, che vengono da noi da tutta Trieste e non solo dal nostro rione, perciò quest'opera ha proprio un valore comunale. Siamo sempre andati avanti negli anni pur alle prese con problematiche varie e siamo contenti, che quando abbiamo provato a fare una qualche richiesta nel limite del possibile, il Comune ci è sempre venuto incontro in base alle sue forze”.
La nuova ordinanza del governatore regionale Massimiliano Fedriga, ufficializzata in data 23 novembre (proprio in coincidenza con l'inaugurazione della nuova palazzina a disposizione a Roianello) e che stoppa gli allenamenti negli spazi delle ASD, comporta un blocco proprio a quanto portato avanti dalla Roianese in tempi recenti.
Ennio Mastromarino, da anni tecnico e istruttore nelle giovanili della Roianese, ha affermato a margine dell'incontro istituzionale: “Abbiamo organizzato finchè possibile alcuni allenamenti per i nostri ragazzi, tutti nel massimo rispetto di rigidi protocolli. Tutti i presenti erano distanziati e non c'erano partitine. Abbiamo lavorato molto sulla parte atletica e su giochi di coordinazione per permettere ai nostri tesserati di sfogarsi un poco. I bambini hanno bisogno di divertirsi, la maggior parte dei genitori ci aveva chiesto di accogliere i loro figli per dar loro un modo di vedersi. Solo alcuni genitori avevano paura di portare ad allenamento i figli. Lo abbiamo fatto volentieri, sapendo della valenza sociale di far fare attività ai più giovani tanto nelle belle giornate. Poi è ovvio che se c'erano pioggia e bora, non lo potevamo fare, non potendo neanche utilizzare gli spogliatoi in base alle normative anti-covid”.
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