SANVITESE - Gini: riforma disastrosa, uccide il calcio giovanile
Il presidente biancorosso è infuriato: "Se queste decisioni dovessero essere approvate, distruggerebbero cinque anni di lavoro e più in generale il calcio per i più giovani. Chiunque si limiterebbe a costruire solo la prima squadra, con rimborsi spese alterati che favorirebbero solo le società con più sponsor"
Anche Paolo Gini, presidente di una società storica e blasonata come la Sanvitese, si unisce al coro di protesta verso la riforma annunciata nella giornata di ieri dal ministro Spadafora. I biancorossi potrebbero essere costretti a rinunciare al settore giovanile e, come spiega il massimo dirigente, quasi tutte le società si muoverebbero nello stesso senso, di fatto mettendo una pietra tombale sul calcio giovanile regionale e provinciale: "Da quando siamo retrocessi abbiamo sempre puntato tutti sui giovani. Per cinque anni abbiamo costruito la nostra rosa in questo modo ed ora sono nei livelli più alti delle categorie regionali. Abbiamo 250 tesserati giovanili che per la società sono un costo, visto che con questa riforma non viene coperta la spesa. Sarebbe più conveniente annullare il settore giovanile ed utilizzare i pochi fondi rimasti per la prima squadra, con soli 25 giocatori tesserati. Non solo, facendo così molte squadre arriverebbero a pagare di più i calciatori per la prima squadra, contaminando il mercato dilettantistico. Così si fa fatica a costruire una squadra, perchè le società con più sponsor sarebbero troppo avvantaggiate. Sarebbe davvero un disastro, butteremmo cinque anni di lavoro. Sono davvero molto arrabbiato, mi auguro che la Federazione faccia di tutto per chiedere al ministro di far marcia indietro perchè altrimenti sarebbe la fine del calcio giovanile".
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