Corroborato dal terzo posto in classifica, a -4 dalla lepre Delta Porto Tolle, nonché da due vittorie consecutive (Luparense e, domenica, Adriese) seppur distanziate a causa dello stop del campionato, il Cjarlins Muzane procede con sempre maggior convinzione nell'avventura stagionale. La squadra friulana ha messo nel mirino il match interno del 6 dicembre. con il Caldiero Terme, cliente decisamente ostico (13 i punti nel carniere, uno in meno degli arancio-azzurri), tanto più in trasferta dove la creatura di Cristian Soave ha ottenuto tre vittorie a fronte di una sola sconfitta, espugnando tra l'altro pure Manzano e scivolando solo a Bolzano, fortino dove la Virtus ha dimostrato di essere micidiale. Il Caldiero non gioca una gara ufficiale dal lontano 4 novembre, quando si dovette inchinare di misura (0-1) alla capolista Delta. 
Prosegue regolarmente nelle sedute di allenamento il Cjarlins Muzane, a cui si aggiunge la partitella in famiglia del sabato, utile per cercare di provare a mantenere il ritmo-partita. Il tecnico Patrick Bertino dipinge un bilancio positivo di questi complicati prime mesi di campionato: "Abbiamo più punti dopo 8 giornate degli anni scorsi e, soprattutto, la squadra ha dimostrato di saper reagire alle avversità con forza, spirito e unione di intenti. Sono state diverse le gare che abbiamo recuperato e ribaltato nei minuti finali, e questo mi sembra un segnale davvero importante, oltre che dimostrare l'ottimo lavoro svolto sul piano atletico". 
Ci ha messo del suo anche il timoniere, trovando spesso e volentieri la chiave di volta delle varie sfide attraverso avvicendamenti rivelatisi vincenti e ispirati. E' accaduto pure ad Adria, con l'inserimento di Pez, Spetic ("i due centrali granata mi sembravano stanchi e Luka li ha messi ancora più in difficoltà") e Tonizzo, così da sfruttarne la staordinaria abilità del centrocampista-difensore nel battere corner e calci di punizione. 
Da Adria Bertino ha riportato a casa altre conferme anche a livello di singoli: Fantoni ha dimostrato di essere all'altezza di Moro e Rosteghin, ed un paio di suoi interventi sono risultati fondamentali per la vittoria finale (occhio ai piedi, però...). Il tecnico ha apprezzato assai la prestazione tutta sostanza del 2002 Nallo, che ha contribuito al rendimento difensivo della squadra. Prosegue il felice momento del centrale difensivo Filippo Zuliani, che sta raccogliendo i frutti dell'impiego nel suo ruolo d'elezione e della fiducia che si auto-alimenta con prestazioni di rilievo oltre che della vicinanza di elementi del calibro di Tobanelli e De Agostini: "Crediamo nelle qualità del giocatore e, ancora di più, in quelle della persona" sottolinea Bertino riferendosi a Zuliani. 
Ha ben impressionato il centrocampo (Longato-Tonelli-Buratto), che pure era privo di Pignat, mentre la pausa potrà rivelarsi preziosa per il recupero di Kabine, oltre che di quello di Santi.
Il campionato resta complessivamente difficile da decifrare: "E' sicuramente una stagione anomala, condizionata dal Covid, dagli stop e dai rinvii - dichiara l'allenatore del Cjarlins Muzane -. Ad inizio stagione ritenevo che il Trento fosse la squadra nettamente favorita, ora mi pare che si possa ipotizzare un maggior equilibrio, con più compagini in grado di puntare all'obiettivo massimo. La differenza la faranno l'aspetto mentale e l'aver a disposizione una rosa qualitativamente ampia". Come quella, aggiunge il cronista, del Cjarlins Muzane.  

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