ANCONA - Pisacane: vogliono uccidere il calcio dilettantistico
Il presidente biancazzurro è chiaro: "Riforma scritta da chi non conosce il calcio, rischia di far fallire troppe squadre"
Parola a Vincenzo Pisacane, vulcanico presidente dell'Ancona Calcio Udine, dal cuore napoletanto che si è espresso in toni forti contro la riforma proposta dal Ministro Spadafora. C'è però spazio anche per il lato sentimentale, con la morte di Diego Armando Maradona che ha scosso tutto il mondo del calcio, a maggior ragione i tifosi azzurri come il presidente Pisacane, che lo ricorda con affetto e commozione.
RIFORMA - "Fare questa riforma significa voler uccidere il calcio dilettantistico. Non lo meritiamo, proprio noi del calcio regionale che abbiamo sempre fatto volontariato ed abbiamo un'importante valenza sociale su tutto il territorio. Penso che più di qualche società rischierà di sparire, perchè aumenterà tutto e non ci sarà neanche più la possibilità di mettere a posto il bilancio. Le società dilettantistiche non sono state assolutamente interpellate e viene fuori questa riforma, fatta da un Ministro che non fa del calcio il proprio mestiere e ne capisce poco. Lo sport dev'essere pulito, soprattutto noi che togliamo dalla strada tanti ragazzini con tanti sacrifici, invece non danno più la possibilità di muoverci. Non sappiamo più che pesci prendere e se verrà confermato ciò che ha annunciato il Ministro, andremo in piazza a protestare. Se si volesse confrontare con noi, siamo disposti a farlo, per far vedere quanti sacrifici facciamo sia economici, sia dedicando anche la vita privata. Con una riforma del genere ci saranno tante proteste e numerosissime società non si iscriveranno, ne sono certo".
MARADONA - "Mio figlio quando faceva il raccattapalle all'Udinese l'ha conosciuto e posso garantire che è il numero uno non solo nel calcio, ma anche nella vita di tutti i giorni. La sua scomparsa ha scosso tutti ed ha creato un vuoto incolmabile nel mondo dello sport. Dobbiamo essere fieri di aver avuto in Italia un giocatore del genere che è stato un maestro di questo sport. Ne parlavo ieri con il mio amico Franco Causio, mi ha detto che tutti i giocatori gli volevano bene. E' un fenomeno e spero che dall'alto possa dare un po' di buonsenso a chi comanda. Da Napoletano sono fiero di averlo avuto nella mia squadra, ho tante sue foto a casa e lo ricordo con le lacrime agli occhi".
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