BASKET A2 - Riscatto Apu, sbancata Verona
Pronta reazione dopo l’ultima sconfitta casalinga. Ancora senza capitan Antonutti, la formazione bianconera coglie un importante successo esterno, aggravando la crisi della Tezenis. Nove giocatori a segno, 24 punti per Johnson
TEZENIS - APU OLD WILD WEST 69 - 77
TEZENIS: Greene IV 24, Rosselli 7, Tomassini 18, Candussi 4, Caroti 4, Janelidze 4, Jones 8, Severini, Calvi. Ne: Colussa e Beghini. Coach: Diana.
APU: Giuri 7, Foulland 12, Italiano 9, Johnson 24, Deangeli 9, Amato 2, Pellegrino 4, Mobio 5, Nobile 5. Ne: Azzano, Schina e Agbara. Coach: Boniciolli.
ARBITRI: Ursi, Longobucco e Giovannetti.
PARZIALI: 15 - 22, 37 - 36, 50 - 63. Liberi: Tezenis 15/20, Apu 14/17. Tre punti; Tezenis 6/23, Apu 11/30. Rimbalzi: Tezenis 30 (Jones 9), Apu 34 (Italiano 9). Cinque falli: Jones.
VERONA. L’Apu torna a sorridere. Digerita la polpetta avvelenata Monferrato, che sette giorni orsono aveva sbancato il Carnera, la formazione di Boniciolli - magari abusando un po’ troppo del tiro da tre punti - passa a Verona, sul campo della Tezenis, una delle (presunte) pretendenti al salto di categoria ma che, dopo cinque gare disputate, vanta un solo successo all’attivo. Con la gestione tecnica di coach Diana già in discussione.
Udine, ancora prova di capitan Antonutti, è immediatamente dominante e disegna un ottimo primo quarto ma, nel secondo, la Tezenis ha un ritorno imperioso, piazza un parziale di 17 - 1, opera il sorpasso e rimette tutto in discussione. Riordinate le idee durante la pausa lunga, la terza frazione è quella decisiva: l’Apu piazza un clamoroso 27 - 13 e Verona, che vive soprattutto della classe di Greene IV, è praticamente domata. Negli ultimi 10’, infatti, Nobile e soci gestiscono senza rischiare più nulla e portano a casa un successo che vale la conferma del secondo posto in classifica. Alle spalle di Tortona, unica compagine a punteggio pieno. Ora, gli scherzi di un calendario folle, in un campionato più che mai irregolare, propongono ai friulani tre gare consecutive a domicilio: Urania Milano, Torino e Orzinuovi. D’accordo senza il calore del proprio, meraviglioso pubblico (copyright presidente Pedone, ndr) è un’altra cosa, ma la disavventura Monferrato non deve assolutamente ripetersi. (r.z.)
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