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Edizione provinciale di Udine


SERIE D - Com'è bello il Cjarlins brutto e cattivo

Contraddizioni, spunti e protagonisti del derby vinto 4-1 dalla squadra di Bertino sul Chions. Dal capitombolo col Mestre sono arrivati 7 risultati utili consecutivi

Sono diventate 7 le gare utili consecutive del Cjarlins Muzane, un filotto notevole che ha seguito la disfatta interna col Mestre (1-5): pari nel derby con la Manzanese poi esplosa a livelli altissimi, vittorie di misura a spese di Luparense e Adriese, prima delle divisioni della posta con Caldiero, Cartigliano e Virtus Bolzano, brodini che non hanno certo riscaldato l'ambiente aranciazzurro. Oggi la squadra di Vincenzo Zanutta ha riassaporato i 3 punti, finendo per imporre al Chions un pesante 4-1. Però, stranezze del calcio, sul piano del gioco, della prestazione, la squadra di Patrick Bertino non ha certo convinto e, anzi, per lunghi minuti la sfida del Tesolin ha ricordato quella opaca e sofferta disputata a Cartigliano. Confermando virtù e debolezze della "creatura", oltre che ribadendo che il calcio non è una scienza esatta, anzi. 
Tra la roboante affermazione e un risultato striminzito e forse negativo il passo anche oggi è parso brevissimo. Abbiamo visto Tonizzo e soci farsi bucare con due passaggi, a dimostrazione di quel che richiede in termini di concentrazione e coralità il pressing attuato a tutto campo: il rigore del vantaggio del Chions (molto dubbio) è arrivato così, in un lampo, con un lancio lungo che ha trovato il Cjarlins scoperto e sorpreso. E non è stata l'unica occasione del genere. La squadra ha fatto fatica a dare continuità al suo gioco, Zuliani a sinistra in basso e Bussi largo a destra non erano nelle zone di campo a loro più congeniali, Sottovia e Ruffo hanno agito costantemente spalle alla porta, mentre il centrocampo - era accaduto pure a Cartigliano - ha faticato a prendere quota. Poi, improvvisamente, il rigore del pareggio (dubbio anche questo) ha ridato mordente al Cjarlins, ma per spostare l'equilibrio del derby c'è voluta la prodezza di Buratto prima dell'intervallo. 
Non è bastato. Pronti, via e il Chions, partito con piglio guerresco, alla Rossitto, ha costretto la squadra di Bertino a rintanarsi nella propria trequarti e a soffrire per buona parte della ripresa. Né i patemi si sono interrotti di fronte al rigore che, calciato da Urbanetto in apertura di ripresa, Sourdis ha respinto. Il Chions, infatti, ha costruito alcune azioni pericolose, e non avrebbe certo demeritato il 2-2. Poi, la gara ha preso la piega definitiva, con i cambi che hanno mostrato una volta di più la profondità della rosa a disposizione degli aranciazzurri. Il Cjarlins Muzane più convincente è stato quello degli ultimi 15', quello che ha potuto agire di rimessa, in contropiede, negli spazi che col passare dei minuti sono diventati praterie, nelle quali Tonelli, Sottovia, Bertoli e soci hanno congegnato azioni ficcanti e rapide, se non vertiginose, ammazzando la partita. Forse qui può esserci la chiave del Cjarlins Muzane del futuro, una squadra più concreta, sorniona, coperta, ma in possesso degli uomini adatti per sfruttare gli spazi e mettere ko le difese avversarie. 
Le note positive di giornata si concentrano sul risultato (la vittoria serviva come il pane, figurarsi un 4-1), sulla sicurezza esibita tra i pali da Gianni Sourdis e naturalmente sulla strepitosa doppietta siglata da Matteo Buratto nel recupero dei due tempi. Già, Buratto, l'uomo di equilibrio del Cjarlins Muzane di Moras e di Bertino, un giocatore che magari si vede poco, ma che è fondamentale... Se poi regala dei colpi del genere (gol così, se realizzati in serie A, farebbero parlare per giorni tutta l'Italia pallonara), allora non resta che inchinarsi e applaudire.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 05/01/2021
 

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