UDINE CITY - Pittini: la mia squadra è da vetta
Missione compiuta. Vittoria di autostima. La formazione di mister Pittini ribalta l’iniziale svantaggio con un super Goranovic (tripletta) e vince 5-2 sul Giorgione. «Era una gara importantissima con punti pesanti in palio"
Partita fondamentale per l’Udine City che aveva bisogno di conquistare i tre punti per uscire dalla zona complicata della classifica. Missione compiuta, 5-2 il punteggio con cui ha superato il Giorgione nel recupero della sesta giornata.
«Partita difficile, i veneti si sono dimostrati una bella squadra, giovane, corre, osa e gioca bene calcio a 5. Noi ci siamo invece un po’ complicati la vita - esordisce il tecnico degli udinesi Pittini – con un po’ troppo nervosismo ma era una gara importantissima con punti pesanti in palio e averli intascati ci ha dato fiducia in vista della partita di sabato a Cornedo, dove dobbiamo ripeterci. L’ho detto ai ragazzi in spogliatoio, anche Fausto Coppi aveva delle crisi in certi periodi, e la mia squadra, lo esterno con grande serenità, è da vetta, però in questo momento siamo come il grande campione di ciclismo che, uno step alla volta, ha poi vinto tutto. So che il paragone è azzardato, ma a me piace molto l’azzardo».
Un monumento va fatto a Goranovic, tripletta per lui.
«E’ un totem, lo adoro è con me da una vita e abbiamo fatto un patto di sangue: finiremo l’avventura assieme quando sarà l’ora. Anni fa qualcuno diceva che era finito, allora sorrisi e il 17 luglio di quest’anno compirà 43 primavere e vederlo in campo ne dimostra 20 di meno».
Dalla prossima sfida devono uscire dei punti a Cornedo, come verrà affrontata?
«L’anno scorso abbiamo subito una grande bastonata e una bella lezione. Sono quelle partite da prendere con le molle. Hanno giocato solo sei gare, tre ne devono recuperare e credo sarà una partita all’arma bianca ma la vittoria di oggi ci da tanta autostima e tanta fiducia. Da stanotte si dorme finalmente bene, poi allenamento e sabato trasferta a Cornedo per un’altra battaglia».
Non solo i gol di Goranovic, ma anche la doppietta di Chtoui.
«Omar è un ragazzo che va gestito con grande savoir faire, però ha talento e nel momento in cui imparerà a giocare maggiormente con la squadra e meno da solista diventerà un giocatore importante. In squadra ne ho tanti talentuosi, bisogna saperli gestire, cosa credo saper fare».
A che livello di condizione si trova adesso l’Udine city?
«Siamo all’80-85%. Due trasferte con le prime della classe facendo un figurone, rischiando di portare a casa il risultato pieno. L’autostima c’è ma dobbiamo dare un po’ di continuità ai risultati, uscire dalla melma di bassa classifica. Vincendo a Cornedo inizierà il nostro vero campionato».
Un errore, quello di Felix Martinez è costato un gol, capita ai giovani
«E’ un ragazzo speciale, però deve che qui non siamo al torneo dei Borghi, è un campionato serio, difficile, dove anche un gol regalato può essere pesante nella differenza reti. Un errore simile, seppur a 35 secondi dalla fine, andava rimarcato. Ha capito poi».
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