CASSACCO - Serve l'erede del grande Dino Mansutti, nonno atomico
Dopo un quarto di secolo il presidente rossoblù è pronto a passare la mano e a dedicarsi a tempo pieno ai nipotini...
Dino Mansutti, uno dei presidenti simbolo del calcio dilettantistico regionale, è pronto a passare la mano. In verità, è pronto da tempo ad accogliere l'erede il gran capo del Cassacco, ma ha tenuto duro, un po' per l'amore smisurato che nutre per la sua creatura (un quarto di secolo costellato di vittorie, sconfitte, emozioni e molto altro), un po' per la mancanza del sostituto. Ora, però, la successione è matura e Dino coltiva la speranza, riposta in promesse da onorare, di potersi dedicare a tempo pieno ai nipotini: "Effettivamente sarebbe mia intenzione lasciare, dopo 25 anni è giusto dare spazio ai giovani, a chi possa permettere a questa società di proseguire nella sua attività; il Cassacco è una realtà semplice, ma al territorio in questi anni ha dato parecchio sul piano sportivo e sociale, abbiamo costruito lo stadio con l'arcata che ricorda "il Friuli", e ci stiamo dotando di una cucina per completare il chiosco".
Il club rossoblù, giunto a un passo dall'Eccellenza nel suo momento calcisticamente migliore, può contare su energie fresche e su una squadra che, plasmata da mister Baiutti, ha dimostrato attaccamento alla maglia e voglia di impegnarsi e di crescere. All'ombra del mitico Dino Mansutti ancora per qualche mese, probabilmente, se tutto andrà come previsto.
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