DI GALLO - Il saluto a Gino, un talento puro sincero in campo e fuori
Di certo un uomo rude, ma sicuramente onesto, leale e sportivo. Le sue punizioni hanno fatto innamorare gli appassionati a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Ci lascia un grande calciatore ed una persona eccezionale
Il Campionato Carnico ha perso in questi giorni un'icona degli anni 80-90 Gino Di Gallo uomo di sport ma anche di valori che al tempo erano il succo del nostro campionato. Persona genuina Gino, alle volte un po' rude ma sicuramente sincera in campo e fuori. Personalmente l'ho incrociato parecchie volte sul campo da calcio, duro da marcare, difficile da superare, mitiche poi le sue punizioni da 25 metri sulle quali nessuno era disposto a stare in barriera per paura della potenza della sua "stecca". Forte anche sui colpi di testa, tempista assoluto e preciso giocatore che sapeva alternare giocate di spada e di fioretto. Carnico DOC: anche in campo, come fuori, poche parole ma tanti fatti. Capace di dispensare suggerimenti ai compagni, come capitato a me nell'unico anno in cui abbiamo condiviso il campo, con gli amatori della Coopca Tolmezzo, dove ha speso gli ultimi anni calcistici prima da giocatore, poi da dirigente, sempre ben voluto da compagni e dirigenti.
Chi ti ha conosciuto Gino, ti ricorderà come uno diretto senza fronzoli ma onesto e sportivo ed è così che ti salutiamo noi calciatori di altri tempi dove l'appartenenza era un valore vero, so che un giorno saremo lì insieme a te con colori diversi ma con l'orgoglio dei nostri principi. MANDI GINO.
Lodovico Iob
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