L'ALLARME - Canciani: via in aprile o stagione a rischio
Dalle colonne del "Messaggero Veneto" il presidente del Comitato regionale Figc fa il punto della situazione a pochi giorni da una cruciale riunione a Roma: "Giocare a luglio sarebbe complicato, con ulteriori rinvii salterebbe tutto". La preoccupazione per i settori giovanili
Settimana decisiva per la ripresa del calcio dilettanti; in particolare, bussa alla porta una cruciale riunione del Consiglio direttivo dei Comitati regionali della Lnd, in programma a Roma venerdì. Lo spiega dalle colonne del "Messaggero Veneto" il presidente del Comitato del Friuli Venezia Giulia Ermes Canciani, che non nasconde come la situazione sia in bilico tra ripartenza e stagione irrimediabilmente compromessa. Il massimo dirigente regionale, che da martedì prossimo (a Palmanova si ritroveranno i rappresentanti delle società di Eccellenza, prima di una serie di riunioni straordinarie con i club delle varie categorie) incontrerà la base del movimento, fa presente che uno slittamento ulteriore rispetto al mese di aprile (il ritorno in campo è attualmente previsto per il primo del mese, con la ripresa dei campionati ipotizzata per il fine settimana dell'11-12 aprile) provocherebbe lo stop definitivo dell'annata 2020-21, perché sarebbe molto complicato giocare a luglio. D'altro canto non si possono mandare in campo le squadre senza un minimo di preparazione, per svolgere la quale c'è bisogno di tre settimane: "Noi siamo per tornare a giocare, ma per giocare in assoluta sicurezza" sottolinea Canciani a Marco Ceci. L'altro nodo fondamentale da sciogliere è quello economico, con le società in grande difficoltà visto che sono venuti a mancare gran parte degli introiti e tutti chiedono certezze sui ristori.
Un capitolo a parte riguarda infine i settori giovanili, con l'attività che sta ripartendo a macchia di leopardo, chiaramente per ora e almeno fino al 5 marzo solo con allenamenti individuali. Canciani rileva: "Di fatto sono state perse due stagioni in particolare per i più piccoli. I giovani stanno pagando a carissimo prezzo la serrata dello sport".
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