Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×

Edizione provinciale di Gorizia


PROPOSTA 1- Fiorini: bisogna bloccare le annate

Il noto preparatore atletico ed ex presidente Aipac fa un suo accorato appello: “Bisogna fare qualcosa per i nostri ragazzi: rimanere fermi e immobili sarebbe la cosa peggiore che in questo momento possiamo fare. Dobbiamo iniziare a parlare di come poter ripartire. Io credo che serva un “blocco” delle annate e ho studiato una proposta”.

Stefano Fiorini, 60 anni, fiorentino, è un personaggio molto conosciuto nell’ambito calcistico nazionale. Per lui parla la sua carriera visto che è considerato uno dei migliori preparatori atletici italiani (ha lavorato tra l’altro per Empoli, Cagliari, Fiorentina ed è stato presidente della relativa associazione nazionale di categoria, l’Aipac). 

Oltretutto è padre di tre figli maschi ed una femmina, Diletta, e sta vivendo il profondo disagio che i ragazzi stanno subendo: “Loro soffrono. Sono nel fiore della loro vita e sono come spugne, assorbono tutto. Ora hanno bisogno di ”acqua”, di nuova linfa per tornare a sorridere. Chi restituirà loro le partite non giocate in tutti questi mesi? Quante ore di calcio gli mancheranno?”

Fiorini ha fatto dei calcoli: “I ragazzi della categoria Allievi hanno perso mediamente 400 ore di allenamento, gli Juniores 500, i Giovanissimi 320. Non si può fare finta di niente. Ore di training e di formazione che, a causa della pandemia, si sono irrimediabilmente perse proprio nel momento in cui le spinte evolutive della crescita amplificano gli stimoli allenanti. Va bloccata di un anno l’attività giovanile per tentare di recupere le stagioni perse che a questo punto sono quasi due. Con tutto il rispetto sento parlare di Eccellenza e del dibattito che si è acceso. L’argomento vero è quello del calcio giovanile e di un sistema che va ripensato, altrimenti i danni saranno inevitabili”.

Così si è messo a studiare una proposta che ha inviato al segretario del settore giovanile della FIGC Vito Di Gioia: “Innanzitutto devo dire che l’ho discussa con gli amici di “Calcio in Rete” che l’hanno condivisa e sposata in pieno. Come pure con il presidente regionale della Toscana Paolo Mangini. E’ chiaro che siamo in un momento di elezioni e sappiamo come vanno le cose in Italia. Il Settore Giovanile e Scolastico dovrà valutarla e se l’accetterà dovrà essere ratificata dal Consiglio Federale che poi dovrà modificare le N.O.I.F. Spero proprio che la burocrazia non fermi questa cosa. Mi sono informato in giro, mi sono confrontato con diverse persone, anche in ambito UEFA e mi è stato confermato che l’organizzazione dei campionati nazionali è di competenza delle singole Federazioni”.

Ma in cosa consiste la proposta di Stefano Fiorini? “Provo a sintetizzarla, premettendo che si entra in un aspetto biologico e su quanto sta mancando ai nostri ragazzi in questa fase di stop: mi riferisco alle conoscenze motorie e alla spinta bio fisiologica che produce l’allenamento. Va così bloccato “l’orologio biologico”, altrimenti il rischio è di avere una generazione ferma con 12-15 mesi di mancate esperienze motorie. Si è interrotta la loro crescita. Sto leggendo in questi giorni che il nuovo presidente incaricato Draghi avrebbe già accennato al fatto che la Scuola proseguirà fino al 30 Giugno: ecco questo è un messaggio subliminale bellissimo. I nostri ragazzi hanno perso tanti mesi e devono recuperare”.

Ma come? “Voglio fare un’altra precisazione e per questo, entro ancora più dettagliatamente nell’aspetto tecnico. I ragazzi che escono dal settore giovanile cambiano anche i contenuti dell’allenamento in maniera sostanziale. Se non blocchiamo le cose, c’è il rischio che si trovino completamente impreparati. Non credo che l’introduzione del campionato Under 18 possa aiutare a recuperare. Nel mio documento ho pensato di bloccare l’età e le quote, per cui nella prossima stagione lascerei inalterati gli anni per Allievi (2004), Allievi B (2005), Giovanissimi (2006) e Giovanissimi B (2007) e farei nascere una nuova categoria, quella dei Giovanissimi C riservata ai 2008 che rimarrebbe a ponte tra l’attività di base (Scuola Calcio) e l’attività giovanile. In questo modo, i nostri ragazzi avrebbero la possibilità di permanere un anno in più nelle categorie giovanili, allenandosi e giocando con i contenuti e le finalità proprie dell’attività giovanile. Per le annate precedenti lascerei scalare come avviene normalmente. Questa “riforma” dovrebbe essere mantenuta per almeno tre/cinque stagioni, per poi tornare gradualmente alla normalità”.

Fiorini fa anche altre considerazioni: “Pensate ai ragazzi del 2004: gli si è tolta la possibilità di disputare il campionato più bello dell’Attività giovanile, quello Allievi. Stesso discorso per i 2006 nei Giovanissimi. Quanto all’idea di far nascere il campionato Under 18 per i 2004, c’è il rischio concreto che molte società non lo facciano o che non sia “allenante”, magari con campionati con grandi disparità tecniche tra una squadra e un’altra. E poi c’è il problema dell’abbandono precoce. Servono decisioni e anche urgenti. Non voglio dire che la mia proposta non sia perfettibile o modificabile, ma credo in ogni caso che meriti una riflessione e possa aprire il confronto e il dibattito”.

Nella foto Stefano Fiorini a destra con l'amico Gabriel Batistuta che ha allenato quando giocava nella Fiorentina.

Seguirà su Toscanagol la proposta integrale fatta da Stefano Fiorini.
Chi volesse intervenire sull'argomento [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Print Friendly and PDF
  Scritto da La Redazione il 11/02/2021
 

Altri articoli dalla provincia...



















Vai all'edizione provinciale
Tempo esecuzione pagina: 0,12680 secondi