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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - I tre capocannonieri che hanno fatto sognare in bianconero

Sono tanti gli attaccanti di indiscussa classe e talento che hanno calcato il green del "Friuli", ma di questi solo Bierhoff, Amoroso e Di Natale sono riusciti a lasciare il segno nella classifica dei goleador arrivando primi. Ripercorriamo le loro storie e ricordiamo come sono arrivati nell'Olimpo dei cannonieri

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Bierhoff, Amoroso e Di Natale, bomber bianconeri

Negli ultimi trent'anni, lo stadio Friuli è stato spesso spettatore di grandi partite e di performance di prim'ordine da parte dell'Udinese, la squadra di casa. Molte di queste partite sono state accompagnate da tanti goal e da una componente di spettacolo molto elevata. Soltanto tre giocatori bianconeri, tuttavia, possono vantarsi del grande onore di essere stati capocannonieri del campionato di Serie A; stiamo parlando di Oliver Bierhoff, Marcio Amoroso e Antonio Di Natale.

Il tedesco è stato il primo tra questi a guadagnarsi il titolo, ottenuto nella stagione 1997-98 prima di andare a giocare nel Milan, la squadra attualmente favorita alla vittoria del campionato secondo le quote delle scommesse offerte su https://www.betfair.it/sport. Arrivato al Friuli nell'estate del 1995 dall'Ascoli, l'alto attaccante tedesco si integrò immediatamente all'Udinese, e fu uno dei giocatori a trarre maggior profitto dall'atteggiamento offensivo predicato dall'allora tecnico Alberto Zaccheroni, che l'avrebbe poi voluto con sé in rossonero. Nell'annata 1997-98 Bierhoff, fu il massimo goleador del campionato con 27 reti, due in più di Ronaldo il Fenomeno, approdato all'Inter a inizio stagione, qualcosa che fa rendere l'idea dello stato di grazia del teutonico nella sua ultima stagione in bianconero. 

L'anno dopo sarebbe toccato a Marcio Amoroso, brasiliano scoperto dall'efficace scouting della società friulana. Dopo aver contribuito in maniera decisiva al raggiungimento dello storico terzo posto nella stagione precedente, ancora oggi miglior piazzamento dell'Udinese in campionato come riporta anche https://storiedicalcio.altervista.org/blog/, il brasiliano sarebbe diventato protagonista assoluto dopo l'addio di Bierhoff. Nell'annata 1998-99 Amoroso sarebbe diventato il capocannoniere con 22 reti in totale, suscitando così l'interesse di una serie di squadre, tra le quali il Parma, con la quale alla fine si accasò nell'estate del 1999. Dopo l'addio del brasiliano, l'Udinese visse un periodo di inflessione nel rendimento globale, ma mantenne sempre il suo posto in Serie A, una categoria nella quale ormai era di casa e dove aveva imparato a farsi rispettare.


Qualche anno dopo, tuttavia, sarebbe approdato in Friuli un piccolo attaccante che avrebbe fatto la storia della società bianconera. Parliamo di Antonio Di Natale, per tutti Totò, il quale arrivò dall'Empoli nel 2004 e sposò totalmente la causa dell'Udinese, squadra alla quale si sarebbe legato per dodici anni, rifiutando persino il Napoli, squadra della sua città, e la Juventus, come racconta https://www.fanpage.it/sport/calcio. Abilissimo con il pallone tra i piedi e molto scattante, il minuto attaccante di origini campane si sarebbe guadagnato l'amore dei tifosi del Friuli a suon di goal, iniziando con due stagioni sotto la doppia cifra per poi non scendere mai sotto gli 11 centri stagionali in campionato fino all'ultima annata, quando ormai il suo corpo aveva detto basta. Capocannoniere per due volte di fila nelle stagioni 2009-10 e 2010-11, Di Natale sarebbe diventato non solo il grande bomber ma anche l'anima di una squadra capace di battere spesso le grandi grazie ai suoi goal strepitosi.

Da Bierhoff a Di Natale, passando per Amoroso, i bomber dell'Udinese hanno scritto la storia della Serie A moderna.

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  Scritto da La Redazione il 15/02/2021
 

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