TAVAGNACCO - Contro la Lazio un punto che fa morale
Le gialloblu' hanno giocato alla pari contro un avversario costruito per salire in A. Il bicchiere è mezzo pieno. C’è da migliorare la condizione fisica dopo il lungo stop imposto dal Covid.
“Si tratta di un buon punto contro una squadra ben assortita con elementi di valore. Abbiamo tenuto il pallino del gioco nella prima frazione, forse dovevamo essere un po’ più precisi in fase di finalizzazione, nella ripresa abbiamo difeso con ordine”. L’allenatrice del Tavagnacco Chiara Orlando ha fotografato così il match contro la Lazio terminato 0-0. Un pareggio giusto. Davanti c’era un avversario pericoloso soprattutto in contropiede. Brave le ragazze gialloblù a tenere le coperture preventive e a saper stringere i denti nel secondo tempo nei momenti di difficoltà senza rischiare grossi pericoli. Un episodio che alla luce del risultato finale è stato decisivo in negativo per le friulane è il calcio di rigore fallito da Alessia Tuttino. Un errore dal dischetto non può mettere in discussione il grande campionato che sta disputando il capitano. Lo sa anche mister Orlando: “Peccato per non aver sfruttato questa opportunità. Non mi piace soffermarmi su questo episodio, sono cose che capitano. I rigori li sbaglia chi ha il coraggio di calciarli”. Va sempre tenuto in considerazione il fatto che le ragazze hanno giocato la seconda gara nell’arco di un mese e mezzo e che il ritmo-partita è ancora da ritrovare. “Ci sono parecchi elementi che non hanno i 90’ nelle gambe -puntualizza Chiara Orlando- lavorando, ritroveranno la condizione migliore. L’augurio è di non fermarci di nuovo”.
Si tratta quindi di un punto che fa morale. Aver giocato alla pari contro un avversario costruito per la promozione è motivo di orgoglio. Soddisfatta a fine gara anche Caterina Ferin.“Il bicchiere è mezzo pieno, abbiamo giocato un ottimo primo tempo, poi siamo calate come era preventivabile dato che veniamo da un periodo difficile”. La centravanti ha raggiunto, con la rete a Pontedera, i cinque gol stagionali. A quanto vuole arrivare? “Non ho un obiettivo preciso -afferma a fine gara- mi piacerebbe andare in doppia cifra, ma non è una ossessione. Ciò che conta sono i risultati della squadra e mi fa piacere aiutare le compagne”. Prezioso il suo lavoro di sponda e di difesa del pallone per far salire la squadra. Caterina si trova bene con tutte le compagne di reparto e non nasconde la sua ambizione. “Siamo un bel gruppo, possiamo arrivare in alto, ci crediamo anche se siamo giovani. Cerchiamo di apprendere da calciatrici esperte come Tuttino e Martinelli”.