La Carnia calcistica è in lutto: all’età di 68 anni se ne è infatti andato Lieto Mazzolini. Un attacco cardiaco lo ha colpito martedì pomeriggio e a nulla son valsi i tentativi di salvarlo presso l’Ospedale tolmezzino.
Se ne è così andato uno dei volti più noti del calcio giovanile della Carnia. Originario di Lauco, aveva inizialmente “lavorato” per la squadra del suo paese guidando per alcuni anni i Pulcini del Lauco, facendoli crescere per un lungo periodo. Dopo aver militato per un po’ nella dirigenza del Fusca, nel ‘96 è entrato nella dirigenza dell’U.C. Tolmezzo, nella quale è stato attivo per molti anni nel settore giovanile, facendo soprattutto il talent-scout alla ricerca di talenti fra l’attività di base del “Carnico”, da portare a crescere nel Tolmezzo; è stato in sostanza per lunghi anni “direttore sportivo” del settore giovanile del Tolmezzo Calcio, ma era disponibile a fare un po’ di tutto, anche l’autista del pulmino portando giù i ragazzi ad Osoppo quando il Tolmezzo aveva un accordo di collaborazione con gli osovani. Nell’ultimo periodo, prima di mollare completamente tutto, era poi tornato a dare una mano al Fusca, aveva infatti ristrutturato lo stavolo in Curiedi (ove “campeggia” il bellissimo impianto del Fusca), dove passava buona parte della sua estate. Nel Lauco Lieto aveva fatto crescere tanti bambini (tra i quali Mattia Pillinini, che è diventato nel 2003 Campione d’Italia Juniores col Tolmezzo) e due ragazze che hanno militato nella Serie A del calcio Femminile, Alessia Spilotti e Monica Gressani.
“Ho iniziato con lui nel Lauco – racconta una commossa Alessia Spilotti –, una delle prime cose che mi ricordava sempre era quando ha comunicato agli altri della squadra che c’ero anche io… beh, sino cusì mal, fu la risposta dei bambini! I magnifici tre, Lieto, Eva Adami e mio papà Valter, scorrazzavano per tutta la vallata con la macchina piena di bambini (oggi sarebbe impossibile!) per avere il numero necessario per creare la squadra. Lieto, allenamento dopo allenamento, viaggio in macchina dopo viaggio in macchina, ci ha insegnato non solo la tecnica individuale, ma il vero valore del gioco di squadra. Ha preso un gruppetto di bambini che neanche si conoscevano e lo ha trasformato in qualcosa di incredibile, al nostro ultimo anno di Pulcini eravamo imbattibili, infatti dopo aver vinto il nostro girone abbiamo vinto anche la fase finale, battendo il titolato Tolmezzo (n.d.r.: dove giocava mio figlio Enrico), cosa che lo ha reso molto orgoglioso. Come premio campionato sapete cosa hanno organizzato? Una camminata in montagna sulla “Mont di Verzegnis” con annessa grigliata in Avrin; lui avanti e noi tutti dietro, e naturalmente, una volta rientrati, tutti a fare la partita con Lieto a dirigere le operazioni. Sono passati anni, tanti, da quei giorni, ma si è sempre interessato dei suoi ragazzi. Con mio papà si sentiva spesso, e ogni tanto lo si vedeva in tribuna, per controllare se il suo lavoro aveva avuto dei buoni risultati, sia quando giocavo in serie C a Gemona, sia, poi, quando ho proseguito nelle varie categorie fino alla serie A nel Chiasiellis. Ed era sempre un motivo di vanto per lui quando sentiva dire: si vede che ha iniziato a giocare da piccola con i maschietti”.
Alessia Spilotti conclude il suo commosso ricordo evidenziando che “il Calcio in Carnia perde un grande uomo, sempre pronto a dare una mano e a far crescere il settore giovanile”.
Monica Gressani, due anni più giovane di Alessia, racconta che Lieto Mazzolini “mi ha fatto firmare il mio primo cartellino con il Lauco; all’epoca avevo sette anni ed assieme ad Alessia Spilotti eravamo le prime ragazzine della società! Mi ha seguito fino ai tredici anni, poi ho cominciato con la Mazzonetto Gemona femminile e successivamente ho continuato la mia carriera calcistica nel Tavagnacco – continua Monica –, ma non mi trovavo bene, mi ha cercato il Chiasiellis, dove giocava già Alessia, ed ho cominciato lì a quindici anni fino al 2010, quando mi sono rotta i crociati; la passione che mi ha instaurato Lieto non mi è mai passata ed ultimamente ho ripreso con il calcio a 5 nel Val del Lago. Lieto mi ha insegnato il valore ed il rispetto degli avversari, mi ha sempre fatto capire che per arrivare lontano bisognava mettere l’impegno ed il cuore. Ci allenava alla vecchia maniera, destro, sinistro, colpi di testa ad occhi aperti e non avere mai paura della palla…” ha sottolineato Monica.
Chi vi scrive, con tutta la redazione di Friuligol.it, porge le più sentite condoglianze alla moglie Daniela, ai figli Valentino e Nadia, ed a tutti familiari. I suoi funerali si svolgeranno venerdì 26 febbraio alle ore 10 nel Duomo di Tolmezzo.
Andrea Citran