CARNICO - L'opinione di Pittini (Arta) e Pelli (Folgore)
Il nuovo format ha dei pro e contro per il presidente dei rossoblù: «Interessante la sinergia fra Elitè e i due gironi di Promozione, le cui posizioni basse potrebbero essere poco stimolanti». Entusiasta il tecnico dei neo promossi di Invillino: «Emozionante giocare a Cavazzo o Sutrio. Rinforzeremo la squadra»
Dopo la plebiscitaria riunione dell’altra sera all’Auditorium Comunale “Teatro Candoni” di Tolmezzo fra il Presidente Ermes Canciani (accompagnato da tutti i neo-componenti del Consiglio Regionale della Figc e dalla neo Delegazione di Tolmezzo al completo) e le società del Campionato Carnico, abbiamo ritenuto di sondare un po’ le acque tra le società presenti.
Ettore Pittini, Presidente dell’Arta Terme, ci racconta che: «La riunione credo sia stata molto utile e sentita, viste le ultime vicissitudini, e la presenza di trentasette su trentotto società lo dimostra. Riguardo alla ripartenza andrei un po’ cauto, credo che i prossimi dieci-quindici giorni possano darci delle indicazioni migliori, viste le problematiche emerse nel corso della riunione (soprattutto in merito alla presenza del pubblico alle partite, ai tamponi ed alle visite mediche agonistiche post-Covid - ndr). Per le novità del nuovo “carnico” ci sono dei pro e dei contro; una prima (oggi chiamata “Elite”) più interessante con quattro retrocessioni e, per i due gironi di Promozione, molto interessante per le prime posizioni, ma si accentuerebbe un po’ il problema dell’interesse per le squadre della parte bassa delle classifiche. Relativamente alla partita inaugurale, certo l’impianto di Arta credo si possa prestare per un simile evento, anche se torniamo al discorso iniziale della fattibilità o meno... e farlo senza pubblico credo sarebbe inutile!».
Secondo Davide Pelli, allenatore della neopromossa Folgore di Invillino: «La nuova formula, ovviamente, essendo stati ripescati, mi piace. Certo adesso dovremo fare un mercato last-minute per rinforzare la rosa, perché sicuramente il salto di categoria si sentirà, ma penso sarà molto emozionante per tutti andare a giocare su campi come quello di Cavazzo o di Sutrio; poi, personalmente, ho molti amici che siedono su panchine di "prima" (oggi "Elite" - ndr) e mi farebbe piacere potermi confrontare con loro, senza dimenticare ovviamente il derby col Villa. Per quanto riguarda la ripresa, da un lato sono ottimista, perché so che Flavia Danelutti è una persona capace e farà di tutto per partire, e perché so che ci tiene molto; dall’altro perché son consapevole non dipenda solo da lei, e se il governo non toglierà certe restrizioni, prima su tutte quella di non potersi allenare normalmente, sarà dura riprendere».
Andrea Citran
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