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Edizione provinciale di Udine


CJARLINS MUZANE - A Mestre vince la difesa: impresa!

La squadra di Princivalli spezza il tabù ed espugna lo stadio Baracca grazie ai gol di Ndoj e Forestan e al termine di una gara tenace quanto sofferta

MESTRE - CJARLINS MUZANE 1-2
Gol: 32' Ndoj, 63' Frison, 92' Forestan

MESTRE: Secco, Brigati (82' Forte), Varotto (55' Granati), Frison, Corteggiano, Telesi, Brentan, De Leo, Chin (76' Fasan), Casarotto, Fabbri. A disposizione di Gianpietro Zecchin: Dadone, Crescente, Brevi, Santo, Fido, Sacco. 

CJARLINS MUZANE: Sourdis, Forestan, De Agostini, Ndoj, Spetic, Pignat (82' Pucci), Beltrame (69' Pez), Buratto (88' Radujko), Sottovia (77' Tonelli), Bussi, Butti. A disposizione di Nicola Princivalli: Moro, Zuliani, Sautto, Chimentao, Volas. 

ARBITRO: Ciro Aldi (Pistoia). Assistenti: Dario Ameglio (Torino), Mirko Cimmarusti (Novara).

NOTE - Ammoniti Varotto, Frison e Buratto. Angoli 7-3 per il Mestre. Recupero: 0' e 4'.

Mestre. La vittoria della difesa, di una squadra coralmente costretta a difendersi. Che si impone con i gol dei difensori. E coglie nel recupero un'affermazione pesantissima, la prima a Mestre, la prima con il Mestre da cui, nei due precedenti, le aveva buscate di santa ragione. Il calcio è imprevedibile, e lo è anche il Cjarlins Muzane, che al termine della settimana forse più difficile, ma anche sfruttata per fare quadrato e tirare fuori energie e carattere, piazza l'impresa che, pur con tutta la cautela del caso, può cambiare il corso del suo campionato. 
Va subito detto che è stata dura, durissima espugnare il Baracca, contro un Mestre rigenerato e superiore sul piano del fraseggio, dell'organizzazione, della costruzione del gioco. Contro una squadra che si esprime a memoria, che fa possesso palla e dispone di giocatori assai abili nell'uno contro uno, i friulani hanno dovuto cambiare pelle e adeguarsi all'avversaria. C'era poi da collaudare una retroguardia rivoluzionata, con Spetic e Ndoj centrali, mentre Forestan e De Agostini hanno presidiato le corsie esterne. Ebbene, pur con qualche passaggio a vuoto, stimolato comunque dagli arrembaggi dei padroni di casa, il Cjarlins Muzane ha dimostrato di avere cuore, fame e determinazione, quelle che servono, tanto per cominciare, per mettere al sicuro la permanenza in categoria. 
Si parte e il primo squillo è ospite: sul corner di De Agostini, l'estremo Secco smanaccia allontanando la minaccia. Il Mestre prende il controllo delle operazioni e al 4' Brentan spara dai 30 metri un missile che si spegne appena alto sopra la traversa della porta difesa da Sourdis. E' difficile anche solo pressare i giocolieri di Zecchin, talché il Cjarlins si abbassa e attende, pronto a fiondarsi in contropiede. Appare in condizione in particolare Ndoj, capace di intervenire con buona scelta di tempo e poi di distendersi, ribaltando il fronte d'attacco. 
Al 15' padroni di casa pericolosi: la punizione calciata da De Leo costringe Sourdis a volare e a rifugiarsi in angolo. Il Mestre anche i corner li batte corti, facendo girare il cuoio, tanto per dire come ha plasmato la sua squadra Zecchin. Ma a spezzare l'equilibrio è la formazione ospite. Corre il 32' quando Ndoj interviene ai limiti dell'area, cattura il cuoio, innesta il turbo, scambia con Bussi e, arrivato dall'altra parte del rettangolo di gioco, in diagonale supera Secco, segnando una rete da manuale. 
Chiaramente il Mestre non ci sta e prova a chiudere negli ultimi 20 metri la formazione avversaria: producono qualcosina gli arancioneri, ossia un colpo di testa impreciso sugli sviluppi dell'ennesimo corner, e un'azione vertiginosa conclusa alta da Corteggiano, ben innescato da Telesi, mentre al 40' si va vivo l'ex Sottovia, ma la sua conclusione dal limite dell'area non è felice. 

Alla ripresa delle ostilità il copione non muta e il Mestre prova in tutte le maniere ad agguantare il pareggio, mentre il Cjarlins Muzane si difende, cercando comunque di ripartire. Al 57' brivido, innescato da un'ingenuità in difesa degli ospiti: Sourdis però dice di no a Corteggiano. Al 53' la squadra di casa pareggia: calcio d'angolo, arriva da dietro Frison e, sorprendendo i francobollatori di Princivalli, può inzuccare quasi indisturbato nel cuore dell'area di rigore, superando Sourdis. Il Cjarlins Muzane accusa la mazzata, ma stringe i denti, il Mestre detta i ritmi, cerca di sfondare sulle corsie esterne, ma non riesce a trasformare potenziali pericoli in vere e proprie azioni da gol. E si arriva al gran finale dopo che entrambi i tecnici hanno pescato forze fresche in panchina; tra gli aranciocelesti entrano in trincea PezTonelliPucci e, per l'esordio, Radujko. Al 90' Telesi chiama Sourdis alla parata, il portierone si rifugia in corner. Al 92' ecco che si verifica il colpo di scena: è Tonelli a battere un calcio d'angolo, Forestan cerca gloria in avanti e, nel mucchio di giocatori, brucia tutti nello stacco, infilando Secco e regalando il 2-1 a patron Zanutta. I giocatori del Cjarlins corrono verso la panchina, si abbracciano, festeggiano il gol pesantissimo. 
C'è ancora tempo per il 3-1 sfiorato da Pucci e per un paio di assalti mestrini, poi arriva il triplice fischio finale di Aldi e la battaglia termina: il Baracca è espugnato, il tabù Mestre esorcizzato. E questo Cjarlins Muzane si conferma squadra capace di tutto, in positivo specie con le grandi del campionato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 07/03/2021
 

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