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Edizione provinciale di Gorizia


LE REAZIONI - Franti: peccato, tutti insieme potevamo farcela

Il tecnico della Pro Gorizia: "Le varie componenti dovevano venirsi incontro, rendendo la ripresa dell'attività come si è deciso nelle altre regioni. Ora, per coerenza, si chiudano gli impianti sportivi anche ai settori giovanili". Rossitto: "Canciani è stato coraggioso, ha difeso a Roma il punto di vista delle sue società"

Il giorno dopo la definitiva cancellazione della stagione agonistica 2020-'21, al lordo di eventuali tornei ipotizzati da maggio in poi, sono di segno diverso le reazioni che si raccolgono tra gli addetti ai lavori. E per un Fabio Rossitto che ci tiene a lodare il comportamento "coraggioso e coerente" che ha contraddistinto l'agire del presidente del Comitato regionale, Ermes Canciani, "che a differenza di quanto hanno fatto suoi colleghi, ha tenuto il punto e difeso a Roma la volontà delle sue società" - sottolinea l'allenatore del Chions -, c'è un Fabio Franti che non nasconde le sue perplessità sull'epilogo del tormentone "si torna in campo oppure no". Il timoniere della Pro Gorizia, una delle due realtà dell'Eccellenza disponibili a completare l'annata da aprile in poi (l'altra è il Chiarbola Ponziana) spiega il suo punto di vista: "E' giusto che la maggioranza, in democrazia, abbia stabilito cosa fare, perché indubbiamente la pandemia sta creando grossi problemi. Ciò premesso, mi resta il rammarico perché credo che sarebbe stato possibile trovare, tutti insieme, il modo di riprendere a giocare; penso che noi allenatori, i ds e i calciatori avrebbero potuto venire incontro alle società, a livello economico e non solo; e d'altro canto, le società avrebbero potuto rinunciare alla condizione di avere il pubblico e riaprire i chioschi, accettando quello che sta succedendo dalla D in su, e questo anche alla luce della disponibilità manifestata dalla Federcalcio di concedere qualche sovvenzione e contribuzione. Insomma, con la collaborazione tra le componenti avremmo potuto, a parere mio, decidere per la ripresa dell'attività come è accaduto nelle altre regioni. Sostengo ciò rispettando gli altri punti di vista e nella comprensione della straordinarietà della situazione da fronteggiare; tuttavia, qualche mese fa le società si erano dette d'accordo sul tentare di tornare in campo, poi c'è stata una marcia indietro, nel frattempo ci siamo allenati, salvo scoprire adesso che non si può continuare a fare calcio. Ora mi auguro che i calcelli degli impianti sportivi e dei campi di gioco si chiudano, anche a livello giovanile: è questo il modo di essere coerenti con quello che si è deciso, senza dimenticare che le varianti del virus colpiscono maggiormente i giovani". 
Alla Pro Gorizia cosa succedera? "Noi ci fermiamo, non ha più alcun senso allenarsi" aggiunge Fabio Franti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 11/03/2021
 

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