BASKET A2 FEMM. - Crema amara per la Delser
Friulane superate in finale di Coppa Italia dalle lombarde (allenate dal coach triestino Stibiel), che si aggiudicano il trofeo per la quarta edizione consecutiva. Limitata Peresson, la formazione di Matassini, avanti anche di 11 lunghezze (30 - 19) regge per due quarti. Poi, la coppia Gatti - Nori fa la differenza: finisce 73 - 60
CREMA - DELSER 73 – 60
CREMA: Gatti 17, Nori 24, Caccialanza 5, Rizzi 4, Pappalardo 15, Capoferri 5, Dobrowolska 2, Zagni, Cerri, Parmesani, Radaelli. Ne: Guerrini. Coach: Stibiel
DELSER: Peresson 7, Blasigh 13, Pontoni 6, Cvijanovic 6, Milani 10, Da Pozzo 9, Lizzi 2, Turel 7, Sturma, Scarsi, Braida. Ne: Buttazzoni. Coach: Matassini.
ARBITRI: Vicentini di Vicenza e Gallo di Monselice
Parziali: 17 - 24, 35 - 35, 58 - 45. Liberi: Crema 13/15, Delser 4/8. Tre punti: Crema 6/22, Delser 8/16. Rimbalzi: Crema 37 (Nori 9), Delser 41 (Da Pozzo 8). Fallo tecnico: Gatti. Cinque falli: nessuna.
BRESCIA. Contro Crema non c’è trippa: già superata in entrambe le occasioni in campionato, la Delser cede infatti alla più forte (lo dice ampiamente il campo) avversaria, pensata e costruita per provare il salto di categoria, anche la Coppa Italia di serie A2. In un basket spesso atipico, l’asse play - pivot funziona ancora e il successo (quarto consecutivo in questa manifestazione!) della formazione lombarda ha la chiave principale nelle sontuose prestazioni di Gatti e Nori, giocatrici quasi “illegali” a questi livelli. La Delser ha cercato di creare problemi alle avversarie (allenate dal triestino Giuliano Stibiel transitato - in un recente passato - anche a Udine) con la sfrontatezza della debuttante e relativa incoscienza, ma anche attraverso un piano di gioco ben preciso: difendere duro e far collassare la difesa nemica, giocando in prevalenza sugli scarichi. Coinvolgendo tutte le attrici - anche per le grandi attenzioni dedicate dal nemico a Peresson, capobranco indiscusso della banda Matassini - la Delser ha covato una magnifica illusione, trovandosi con un inatteso, meritato e copioso vantaggio (30 - 19) a metà del secondo quarto. Crema ha però via via sistemato la difesa, togliendo ossigeno al numero 3 (piuttosto inusuale, per lei, il 2/12 dal campo) mentre, le coriste attorno alla pordenonese, pur lottando energicamente con ogni mezzo (applausi per la leonessa Eva Da Pozzo, 8 rimbalzi all’attivo), emanavano note sempre più flebili. Alcuni sprazzi di Blasigh consentivano alle ragazze del presidente De Biase di rimanere davanti ma, sul 43 - 40, Crema - con Nori, Gatti e Pappalardo chirurgiche più che mai - piazzava un clamoroso parziale di 15 - 0, sentenza senza appello. Resta la soddisfazione dell’inserimento di Peresson e Blasigh nel quintetto ideale della finale: non fa bacheca, non sarà tanto, ma nemmeno pochissimo. La Delser torna perciò a casa senza rimpianti, consapevole di aver accumulato una bellissima, enorme esperienza e di dover lavorare ancora molto per poter alzare un trofeo. Senza scordare che c’è ancora da onorare un campionato avviato verso i play - off…(r.z.)
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