UNION MARTIGNACCO - Crapiz: non c'era reciproca serenità
L'ex tecnico rossoblu spiega i motivi che l'hanno spinto a lasciare dopo tre anni: "Ci siamo lasciati in maniera cordiale, non avevamo la stessa visione sulla gestione della squadra in generale, c'erano idee instaurate da tempo che non andavano bene al nuovo corso"
Gianpietro Crapiz e l'Union Martignacco dividono le loro strade. La scelta, condivisa da tecnico e società, è arrivata a causa di alcune divergenze, soprattutto per "una visione diversa della gestione in generale" come ci ha spiegato lo stesso allenatore. Una decisione che arriva in un periodo di calma, affinchè entrambe le parti possano agire di conseguenza in vista della prossima stagione, che tutti ci auguriamo possa svolgersi nella totale normalità e con le tradizionali tempistiche: "E' una decisione maturata dopo un'attenta riflessione, anche perchè c'è stato tutto il tempo per farlo in questo anno di sosta forzata. A malincuore ho deciso di non proseguire con l'Union Martignacco di comune accordo con la nuova società. Diciamo che non c'era feeling tra le parti e vado via a malincuore perchè al Martignacco voglio bene ed auguro tutto il meglio. Già i tempi che corrono sono difficili, se poi bisogna svolgere un hobby bisogna farlo nella massima serenità. Ci siamo lasciati in maniera molto cordiale, spiegando le nostre ragioni ed è venuto fuori che abbiamo una visione diversa della gestione in generale e del gruppo creato negli anni precedenti, dove certe sensibilità ed ideologie dei giocatori non andavano bene al nuovo corso societario. Probabilmente c'era stima da entrambi i lati, ma non c'era reciproca serenità".
TRASCORSI - "Sono arrivato nella gestione Maurizio Nobile un po' di anni fa, poi sono andato a Fagagna e Ragogna e sono tornato sotto la gestione di Rebonati-Bertoli ed ora mi sono trovato nell'era Stella in cui ho trovato qualche differenza di vedute come può succedere spesso. Ho voluto chiarire la mia posizione per mettere in grado la società di guardarsi in giro per tempo. Sicuramente rispetto alla gestione Rebonati c'è un ambiente diverso, anche volutamente, quindi le cose non potevano andare diversamente".
SCORSA STAGIONE - "Posso dire che è stata forse la più bella squadra che abbia allenato: si erano create delle alchimie di gruppo importanti ed è stato un peccato finirla così. Magari non avremmo vinto il campionato perchè mancavano ancora otto giornate, però è stato un lavoro svolto bene nel tempo, con una ricostruzione mirata con il ds Bertoli, con una squadra di giovani ed altri acquisti che si sono rivelati azzeccati. Purtroppo non c'è stata la possibilità di concludere in bellezza e poi quest'anno non si può parlare di risultati in un così breve lasso di tempo prima della nuova interruzione".
PROPOSTE - "C'è qualche movimento, ma vista la situazione prenderò i miei tempi per valutare tutte le offerte che mi sono state presentate. La voglia di ripartire c'è assolutamente, speriamo che si possa fare con tranquillità e nelle giuste tempistiche quindi agosto/settembre".
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