BRIAN LIGNANO - Sandrin: che delusione lasciarsi così!
Prima di Pasqua il tecnico aveva abbozzato un programma in vista della prossima stagione, poi la società ha fatto retromarcia e ha deciso di concludere una collaborazione che è durata pochi mesi: "Le scelte tecniche possono essere accettate, ma certi comportamenti, umanamente, mi hanno veramente lasciato l'amaro in bocca"
Non sarà mai possibile sapere come avrebbe giocato e dove sarebbe potuto arrivare il Brian Lignano targato Gigi Sandrin. Anzi, il Brian Lignano assemblato da Nicola Paolini e plasmato da Gigi Sandrin. Infatti, è ormai ufficiale il divorzio tra la società guidata da Zeno Roma, il ds e il tecnico. La rottura si è consumata in tempi diversi e dopo che, prima di Pasqua, sembrava che quantomeno Sandrin avrebbe continuato anche nella prossima stagione l'avventura sulla panchina di una tra le realtà più dinamiche e ambiziose del calcio regionale. Invece è arrivato l'alt, e ora il Brian Lignano percorrerà altre strade, sia a livello di prima squadra (in attesa della scelta del nuovo allenatore, dovrebbe arrivare un ds, magari dalla serie D, chiamato a collaborare con la triade Roma-Baccichetto-Chiandotto, con Scudeler e con Ermanno Tomei), sia nel settore giovanile, dove terrà banco l'alleanza con l'Unione Basso Friuli, potenzialmente assai interessante.
Abbiamo intervistato Gigi Sandrin che conferma la conclusione della collaborazione a una decina di mesi dal suo inizio. Il tecnico, reduce da un intervento al menisco (sono gli strascici di una carriera da calciatore lunga e impegnativa), spiega: "Confermo che non sono più l'allenatore del Brian Lignano. Prima di Pasqua avevamo abbozzato un programma per il prossimo anno, io avevo dato la mia disponibilità a portare avanti e a compimento quello che avevamo cominciato; poi, qualche giorno fa per telefono mi è stato comunicato che la situazione era cambiata e che le strade si sarebbero divise. E, del resto, rinunciare a un uomo del calibro di Nicola Paolini era già stato un segnale allarmante. Non voglio scatenare polemiche o sollevare polveroni, ritengo però giusto manifestare la grossa delusione provata per come è finita questa storia. Se posso accettare le decisioni, pur contradditorie, prese dalla società sul versante tecnico, è dal punto di vista umano che certi comportamente mi hanno lasciato l'amaro in bocca. Ricordo che in estate rinunciai al Cjarlins Muzane per questo progetto, diventato una vera e propria sfida quando si è reso necessario rifondare una squadra con 20 giocatori nuovi. Li abbiamo scelti privilegiando certe caratteristiche morali prima ancora che tecniche. E devo dire che resto persuaso che il gruppo che ho avuto l'onore di allenare avrebbe regalato soddisfazioni importanti al Brian Lignano. Sul più bello, poi, tutto è stato fermato dalla pandemia: mai avremmo immaginato, per altro che quello stop sarebbe risultato definitivo".
Aggiunge Gigi Sandrin: "Qualcuno ha tirato in ballo l'eliminazione in Coppa, sostenendo che il sottoscritto avrebbe snobbato la competizione. E lo vengono a dire propeio a chi quel trofeo è riuscito a conquistarlo 3 volte! La semplice verità è che nel gironcino ci siamo imbattuti in compagini collaudate e forti come Chiarbola e San Luigi, e anche il Sistiana era certamente più avanti di noi che in estate avevamo cambiato completamente volto. Ero arrivato al Brian Lignano per provare a vincere subito, ma anche per contribuire a un progetto a lungo termine. Questo è quanto, ho la coscienza serena, tranquilla, e l'orgoglio di aver potuto lavorare con un gruppo di uomini e, insieme, calciatori, che ho apprezzato e con cui sono sicuro che saremmo potuti arrivare lontano".
Torna quindi libero e pronto a farsi coinvolgere l'ex tecnico del San Luigi: "Se mi cercheranno sarò felice di parlare ed, eventualmente, di gettarmi nella mischia. Se così non dovesse essere, aspetterò e magari, nel frattempo, frequenterò il corso Uefa A, un obiettivo che prima o poi desidero raggiungere. Vedremo, insomma, cosa accadrà anche perché la situazione generale permane ancora molto incerta e confusa: sicuramente la voglia di riprendere è tanta, e bisognerà soprattutto pensare ai settori giovanili".
Ha seguito la serie D e San Luigi e Pro Gorizia, Gigi Sandrin: "Dopo una pausa sono tornato a vedere partite e mi ha impressionato la Manzanese, che sta disputando una grande straordinaria. Sono contento, poi, che il Cjarlins Muzane abbia trovato la quadratura del cerchio e credo che da qui alla fine del campionato possa ancora ottenere di qualità risultati. Per quel che riguarda il Chions, ritengo sia stato penalizzato in particolare dall'aver dovuto sostenere l'impatto del Covid che ha condizionato poi tutta la prima parte della stagione delle squadra di Rossitto. Infine, non nutro dubbi che il "mio" San Luigi saprà farsi valer in quella specie di campionato appena partito; domenica ho seguito la partita col Sandonà e bisogna riconoscere che i veneziani hanno dimostrato di essere un complesso di grande spessore per la categoria".
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