SERIE A - Ronaldo castiga l'Udinese
Friulani in vantaggio fino all’ 83’ (rete iniziale di Molina): poi, una doppietta del portoghese, nullo sino a quel momento, ribalta il risultato: 1 - 2. E’ la quarta sconfitta casalinga consecutiva. Sul primo gol della Juventus pesa, però, una precedente, controversa decisione dell’arbitro. Furibondo Pierpaolo Marino: “Fallo invertito. E pressione juventina sull’arbitro”
UDINESE – JUVENTUS 1 - 2
Gol: 10’pt Molina, 37’st (rigore) e 44’st Ronaldo
UDINESE: Scuffet, Becao, Bonifazi (39’st Samir), Nuytinck (47’st Ouwejan), Molina, De Paul, Walace, Arslan (27’st Forestieri), Stryger Larsen, Pereyra, Okaka. A disposizione: Gasparini, Piana, Makengo, Micin, Llorente, Palumbo, De Maio, Zeegelaar. Allenatore: Gotti.
JUVENTUS: Szczesny, Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro, Cuadrado (39’st Correa), Bentancur, McKennie (39’st Rabiot), Bernardeschi (14’st Kulusevski), Dybala (21’st Morata), Ronaldo. A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Chiellini, Arthur, Ramsey, Dragusin, Vrioni. Allenatore: Pirlo.
ARBITRO: Chiffi di Padova. Assistenti: Tegoni e Ranghetti. Quarto uomo: Piccinini. Var: Nasca. Avar: Galetto.
NOTE: Ammoniti: Arslan, Pereyra, De Paul, Pirlo. Angoli: 6 - 2 per la Juventus. Recupero: 0’ + 6’.Gara a porte chiuse. Pomeriggio freddo e grigio, a tratti piovoso, terreno in buone condizioni.
UDINE - Quarta sconfitta domestica consecutiva. Quinto rigore subito di fila. Eppure, fino a sette minuti dal termine, l’Udinese è meritatamente avanti contro una Juventus che, nel giorno del passaggio di consegne con l’Inter - di nuovo campione d’Italia dopo nove anni di tirannia sabauda - sforna un’altra prestazione opaca, condita da tre punti immeritati, comunque puro ossigeno in ottica Champions League. Peccato, però, che questo successo della formazione di Pirlo abbia trovato un facilitatore nell’arbitro Chiffi. La punizione dalla quale scaturisce lo “stolto” mani di De Paul (ed il conseguente penalty) è infatti una clamorosa inversione di fallo: perchè è Cuadrado, in fase di caduta, a toccare il cuoio con l’arto superiore e non Stryger Larsen ad ostacolare irregolarmente il colombiano. Ma tant’è: anche perché, purtroppo, non si tratta della prima volta. Resta, quale parziale consolazione, l’ottima prova di un’Udinese organizzata, vogliosa, coesa, capace di chiudere ogni spazio e di vanificare qualsiasi proposta (primo tiro in porta al minuto 83…) di un avversaria che conferma di non meritare, almeno per il campionato in corso, l’Europa dei Grandi (al limite rimane sempre la Superlega...).
LA CRONACA. La prima “puntura” è di Stryger Larsen al 5’: il destro del danese è comodo per Szczesny. Ma al 10’ De Paul batte rapidamente un calcio di punizione, la difesa sonnecchia e Molina ha tutto il tempo di scaricare un diagonale rasoterra che batte il portiere nemico. Al 27’, dopo un lungo, sterile possesso, la Juventus sfiora il pareggio: McKennie si avventa su una parabola proveniente dal corner, ma la sfera esce di poco. E al 34’ c’è finalmente un po’ di lavoro pure per Scuffet: Dybala sfodera un destro dal limite, sporcato, che il ragazzone di Remanzacco devia. Trascorrono tre minuti e, dopo una smanacciata, il sostituto di Musso viene graziato da Ronaldo, che fallisce la correzione decisiva. Si va al riposo tra le proteste juventine con giocatori e dirigenti ad accerchiare l’arbitro Chiffi: chissà mai perchè…
Tocca all’ Udinese ad inaugurare anche la ripresa. Minuto 6: Okaka, spalle alla porta, lavora per Arslan che scarica il sinistro. La sfera, seppur di poco, non prende lo specchio. Al 14’, quasi contemporaneamente all’ingresso di Kulusevski (esce un Bernardeschi in edizione Chi l’ha visto”), Ronaldo cerca di dare un segnale: ma la conclusione dai 20 metri è un “belato” che Scuffet doma con facilità estrema. E mentre Morata sostituisce Dybala, Stryger Larsen cerca di sorprendere Szczesny con un destro a giro. Intenzione lodevole, mira non perfetta. La prima variante di Gotti è Forestieri, che prende il posto di Arslan e va a spalleggiare Okaka. Pereyra retrocede, invece, a centrocampo. Al 37’ l’episodio che condiziona l’epilogo. Per Chiffi è Stryger Larsen a commettere fallo su Cuadrado, mentre parrebbe il contrario…Ronaldo batte il calcio piazzato e De Paul allarga il braccio sinistro, commettendo il più ingenuo dei falli. Sul dischetto va il portoghese: per Scuffet non c’è scampo. E al 44’ CR7 concede il bis: sul perfetto cross di Rabiot, Samir non salta e Ronaldo, di testa, infila Scuffet (stavolta incerto) sul suo palo. La beffa è servita: e meno male che la salvezza è al sicuro….
IRA MARINO. Non le ha mandate a dire il dg bianconero a fine gara. “Chiffi ha invertito il fallo, trasformando una punizione a nostro favore in un rigore per la Juventus. Rigore, si: perché da quella posizione, per Ronaldo lo è. Ma la cosa peggiore alla quale ho assistito e la pressione psicologica esercitata da tutto l’ambiente iuventino sull’arbitro a fine primo tempo. Un atteggiamento che ha poi condizionato la sua direzione di gara in tutta la ripresa…”
LE PAGELLE. Scuffet 5,5, Becao 6, Bonifazi 6,5, Nuytinck 7, Molina 6,5, De Paul 7, Walace 6,5, Arslan 6,5, Stryger Larsen 6,5, Pereyra 6,5, Okaka 6,5, Forestieri 6, Samir 5, Ouwejan sv. Allenatore: Gotti: 6,5. (r.z.)
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