IL MISTER - Riola: resto alla finestra aspettando qualche offerta
Il tecnico torna a “pieno regime” dopo la parentesi tra gli amatori con il Villotta che non è riuscito ad allenare a causa della pandemia: “Quest’anno avevo bisogno di un impegno minore, ma ora sono pronto a tornare nelle categorie in cui ho sempre allenato. Mi piacerebbe allenare qualche prima squadra perché ho già trascorso tanti anni nei settori giovanili ed ho l’ambizione di fare qualcosa di importante in categoria”
Luca Riola torna dal suo anno sabbatico ed aspetta qualche offerta allettante in vista della prossima stagione che, ci auguriamo, inizierà in maniera regolare. Il tecnico ci racconta questo anno e mezzo di sosta forzata, in cui aveva accettato la proposta del Villotta tra gli amatori ma non ha, ovviamente, potuto allenare a causa della pandemia: “E’ stata un’annata particolare visto il maledetto virus. E’ stata una piccola parentesi nata da una scelta ponderata negli ultimi mesi, in cui sono diventato padre ed avevo bisogno di un impegno minore. E’ stata una chiamata importante perché ritengo il Villotta una società che di amatoriale non ha nulla, sono grandi professionisti, seri ed organizzatissimi con ottimi giocatori. Ad inizio anno sono stato chiaro sul fatto che sarebbe stato solo un anno sabbatico ed appena possibile sarei tornato nelle mie classiche categorie”.
COVID – “Purtroppo il virus ha condizionato la vita di tutti, soprattutto per quanto riguarda il mondo del calcio. Persone come me che vivono il calcio a trecentosessanta gradi, abituati a stare in campo tutte le sere, a preparare gli allenamenti e le partite. E’ stato un anno davvero negativo e mi auguro che si possa tornare alla normalità perché c’è bisogno di calcio ed è stato difficilissimo stare senza. In questi mesi ho potuto fare solo tantissimo “calcio da divano” dalle massime categorie alla Champions League, fino alla Serie D con il Cjarlins ed il Chions di cui conoscon bene l’ambiente ed anche la Manzanese. Non si può stare completamente senza calcio e purtroppo per ora ci siamo dovuti accontentare della televisione”.
CARRIERA – “Ho fatto sette anni in prima squadra ed una decina nei settori giovanili, avendo dovuto smettere a vent’anni di giocare per un infortunio al crociato. Ho iniziato fin da subito la carriera di allenatore, ma nonostante sia stata una scelta obbligata sono soddisfattissimo e contento di questo ruolo. E’ molto impegnativo, abbiamo sempre le valigie in mano ma è sempre molto soddisfacente”.
PROPOSTE – “Di ufficiale non c’è ancora niente, qualche chiacchierata c’è stata perché è da un po’ che sono in questo mondo e c’è stato qualche colloquio informativo, ma niente di serio. Resto alla finestra in attesa di qualcosa di importante, vorrei restare in prima squadra perché sono stato tanti anni nel settore giovanile ed ho l’ambizione di provare a fare qualcosa in più. Spero che arriva una chiamata di quelle importanti. Ora che non esiste più la Terza è ovvio che aspiri ad una Seconda o perché no anche una Prima. La Seconda Categoria me la sono guadagnata sul campo anni fa con la Puriliese quindi mi farebbe piacere allenare ancora in questa categoria”.
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