Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×

Edizione provinciale di Udine


BASKET A2 - Napoli ancora indigesta per l'Apu

Nel penultimo match della fase ad orologio, arriva la terza sconfitta stagionale contro i partenopei. La cui difesa costringe la formazione di Boniciolli a rimanere ancora una volta sotto la soglia dei 70 punti. E Antonutti salterà la prossima trasferta a Scafati. Rinforzi in vista per impolpare l’organico?

APU OLD WILD WEST – NAPOLI   64 - 71

APU: Johnson 14, Deangeli 4, Antonutti 8, Foulland 12, Amato 10, Mobio 7, Italiano 3, Pellegrino 4, Nobile 2, Schina. Ne: Agbara e Giuri. Coach: Boniciolli.

NAPOLI: Marini 2, Mayo 10, Zerini 8, Parks 14, Iannuzzi 14, Uglietti 9, Monaldi 14, Sandri. Ne: Cannavina e Klacar. Coach: Sacripanti.

Arbitri: Rudellat, Wassermann e Bonotto

Parziali: 14 -17, 31- 35, 49 - 49. Liberi: Apu 8/12, Napoli 7/9. Tre punti: Apu 8/22, Napoli 10/34. Rimbalzi: Apu 38 (Foulland 12), Napoli 41 (Zerini 9). Fallo tecnico: Boniciolli. Cinque falli: nessuno.

UDINE. La due giorni sportiva tra Udine e Napoli fa registrare un altro punto a favore dei partenopei. Dopo la cinquina rimediata ieri sera dai pedatori alle falde del Vesuvio, ecco il sacco del “Carnera” da parte dei baskettari. E in questo caso, tre indizi fanno una prova. Confermando che, contro la banda Sacripanti, per l’Apu Old Wild West, al momento, non c’è trippa. Dal tris di confronti stagionali sostenuti sinora contro una delle favorite per il salto di categoria, la formazione di Boniciolli è infatti sempre uscita sconfitta. Con onore, profondendo il massimo delle proprie energie, senza scarti pesanti (anzi), ma sconfitta. E non riuscendo mai a valicare il muro dei 70 punti realizzati. Perchè la solidità fisica e mentale di Napoli, stavolta brava a far fronte all’assenza di Lombardi ed alla serata negativa di Mayo (la gara l’hanno vinta gli italiani), è una certezza, mentre l’Apu (ancora inutilizzabile Giuri, non uno qualsiasi) sta lavorando per arrivarci. Il primo quarto vola via senza un vero padrone, anche se Napoli fa prove di allungo in un paio di occasioni (9 - 4 e 16 - 12). L’Apu, però, regge bene l’urto (l’area ospite è una jungla davvero difficile da esplorare) e, alternando dieci volti diversi, rimane in scia. L’inizio della seconda frazione sembra caratterizzato da fausti auspici per i friulani (tripla di Mobio); poi, però, l’attacco si inceppa. Un fallo in attacco sanzionato ad Amato, un “air ball” di Italiano e l’ approccio non felicissimo di Nobile scatenano Napoli che, pur senza strafare, allunga sul 26 - 17 del 13’. E se Mayo è ancora piuttosto freddino, ci pensa Monaldi (una coppia di triple) a far saltare la zona: 32 - 22. Anche Sacripanti sfodera la stessa idea difensiva che Udine, però, non… sposa. Prima Foulland e poi Amato, infatti, lavorano per suturare la ferita: e il 31 - 35 al riposo lungo (con un pernicioso 4/16 da 2 punti) non è poi cosi male. In avvio di terzo quarto l’espressione dell’ Apu è quella giusta: il talento di Johnson, Antonutti e Foulland è infatti viatico per un 6 - 0 che significa sorpasso. Italiano imbuca finalmente la tripla (44 - 42), ma Iannuzzi, lungo roccioso dalle mani dolci, tiene incollati i suoi. E mentre Schina si immola in difesa Monaldi, mai banale, imbuca un’ altra “bomba”: Napoli rimette cosi il muso avanti. Johnson restituisce però subito la pariglia e, alla vigilia dell’ultimo quarto, l’ equilibrio è totale. Continuano a volare colpi più o meno bassi ma Zerini  conferma di saper anche giocare a basket e, con cinque punti, spedisce Napoli a più sei: 57 - 51 al 32’30”. Monaldi è scatenato, condisce il quarto tiro pesante con due ulteriori liberi, stampando il 62 - 55. Mobio e Amato suonano però la carica (59 - 62), ridando fiato alle speranze bianconere. L’Apu concede però troppi secondi tiri, poi rientra Mayo (1/9 dall’arco…) dopo un lungo soggiorno in panca, timbra una coppia di liberi e, a 2’39” dalla sirena finale, la formazione ospite può gestire sette punti: 66 - 59. Sino quando l’ex triestino Parks imbuca il più dieci: in quell’istante la tenzone può considerarsi terminata. Domenica prossima a Scafati (con Giuri, ma senza Antonutti che rimarrà a casa a curarsi il tendine dolorante) l’Apu giocherà l’ultima gara della fase ad orologio, decisiva per la definizione della griglia play - off. Il cui inizio è previsto per il 23 maggio e in vista dei quali, magari, il presidente Pedone farò uno sforzo ulteriore allo scopo di rimpolpare l’organico. (r.z.)

Foto Giacomo Lodolo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

https://i.imgur.com/KrT5Mmy.jpg

https://i.imgur.com/YFA57mX.jpg

Print Friendly and PDF
  Scritto da La Redazione il 12/05/2021
 

Altri articoli dalla provincia...



















Vai all'edizione provinciale
Tempo esecuzione pagina: 0,12528 secondi