CAPORIACCO - Nel segno dei Narduzzi
La scomparsa di un pezzo di storia ha commosso, ma non piegato l’ambiente collinare, per un cognome che significa garanzia di continuità. Denis è il nuovo presidente con Roberto, figlio dello scomparso Severino Carlo, vice. La vedova Miranda: “Vogliamo salire di un gradino”. Dalibor Cirovic confermato allenatore
A due mesi dall’improvvisa scomparsa di Severino Carlo Narduzzi (9 anni da vice e 51 da primo dirigente), il Caporiacco ha aperto un nuovo capitolo della sua storia. Che non potrà, naturalmente, essere disgiunta dalla figura del suo carismatico e aggregante “paron”. Nemmeno troppo casualmente, infatti, il dopo Narduzzi si chiama ancora…Narduzzi: perché il nuovo presidente, all’anagrafe, è registrato come Denis e porta lo stesso cognome del predecessore.
“Il 25 aprile scorso abbiamo convocato l’assemblea straordinaria - racconta, commossa, l’ex first lady Miranda - e la partecipazione è stata cosi numerosa che ci ha davvero stupito. E’ stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo, che ha nominato quale nuovo presidente Denis Narduzzi, già vice di mio marito per molti anni, e mio figlio Roberto vice. E’ stata inoltre ricordata la figura di Carlo e ci siamo accordati per programmare la nuova attività: o, se preferite, la continuazione di quella vecchia".
Sarete ai blocchi di partenza della Seconda Categoria.
“L’idea è quella di fare bene, rimanere nelle zone alte e, magari, di salire almeno un gradino".
“Il vuoto lasciato da papà non è facile da colmare - aggiunge Roberto Narduzzi - ma penso che il nuovo primo dirigente, tra l’altro uno dei fondatori del club, saprà proseguire sul solco tracciato. Io cercherò di dare una mano anche come Direttore Sportivo, lavorando assieme ad altre realtà. Tra le quali il Fagagna, club con il quale i rapporti sono eccellenti. L’allenatore Cirovic ed il telato della squadra sono stati confermati; poi provvederemo ad effettuare qualche inserimento. A questo proposito siamo particolarmente contenti che qualcuno si sia proposto. Evidentemente papà ha seminato bene".
L’impianto sportivo, con un terreno da serie A, è da sempre il vostro orgoglio.
“Siamo una frazione del Comune di Colloredo di Montalbano: piccoli, ma molto uniti. I Narduzzi hanno lasciato qualcosa di bello e ora ho riscontrato piacevolmente che molti amici vogliono fare la tessera e sposare la continuità. Il campo, e tutto quello che c’è come contorno, vanno sfruttati: da queste parti siamo la storia".
Iniziative per ricordare Carlo?
“Stiamo studiando qualcosa assieme a Gabriele Pecile, al quale è legato il periodo d’oro della storia della società. Appena possibile organizzeremo un Memorial invitando i giocatori che, in passato, hanno vestito la nostra maglia, e organizzeremo una fiaccolata. Qualcosa di familiare, insomma, come d’abitudine a Caporiacco".
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