UNDER 19 - Tomasino: Udine City, abbiamo fatto bene
Con l’allenatore il bilancio di una “strana” annata. “Stagione dura, per niente facile, ma il clima è stato sempre positivo. Avevamo ragazzi nuovi, ho ruotato tutti, qualcuno può ragionare da grande. Il futuro del sottoscritto? Ancora non lo so…”
Un cammino difficile, punteggiato da ostacoli di varia natura, incertezze e…tamponi. Ma, alla fine, la resilienza ha pagato. La stagione degli Under 19 dell’Udine City, iniziata con grave ritardo - per i motivi dei quali tutti sono a conoscenza - è durata in pratica tre mesi ma, con un tecnico esordiente ed una formazione discretamente rinnovata, il raccolto va catalogato tra le voci positive: secondo posto in campionato (girone concluso con 8 successi e 2 sconfitte alle spalle dell’imbattuto Bissuola), seconda fase esauritasi nella sfida ad eliminazione diretta (perduta 1 - 2 al “Tomadini”) contro il Giorgione e turno davvero ingiocabile, in Coppa Italia, avversaria la Fenice VeneziaMestre, club di serie A2.
“Sono molto contento, perché il cammino si è rivelato complicato e non è stato affatto facile tenere vicine le persone da ottobre a febbraio - commenta mister Stefano Tomasino - metà dei componenti la squadra venivano, inoltre, dal calcio a 11. Ho comunque avuto modo di ruotare l’intera la rosa a disposizione, tutti hanno messo piede in campo e sono cresciuti, aiutati da quelli già nel giro dei “grandi” di Tita Pittini, ovvero Martinez e Ljuskic. Il clima? E’ sempre stato positivo. Ed ha contribuito a far innamorare di questo sport tanti ragazzi".
Individualità che lasciano intravedere sviluppi a livelli superiori?
“Si, le qualità di qualcuno sono venute fuori. Naturalmente ci sono coloro che, causa limiti di età, usciranno dal giro: Spelat, Buonanno, Urban e Brosolo, ad esempio. Ma altri, pur essendo al primo anno, hanno dimostrato potenzialità e possono iniziare a ragionare da grandi”.
Prospettiva Di Nucci: in porta o fuori?
“Conosco Brian da tanto tempo e, ritenendolo adatto, l’ho portato io stesso al calcio a 5. Per necessità una volta ha giocato fuori e realizzato anche un gol. Ma è decisamente meglio tra i pali".
Prima esperienza da allenatore?
“Ho cercato di dare innanzitutto tranquillità all’ambiente, di adeguarmi, di plasmare la squadra in base a quello che veniva fatto in Prima. Credo di aver azzeccato diverse mosse: si può sempre fare di più, ma sono felice”.
Il futuro di Tomasino?
“Dobbiamo attendere ancora qualche giorno. Nel frattempo un doveroso grazie va al mio staff: a Davide Vescovo e Davide Brullo. Sono stati fondamentali".
LA ROSA: Jacopo Brosolo, Lorenzo Buonanno, Riccardo D’antona, Brian Di Nucci, Sami El Zahab, Filippo Feruglio, Davide Ianesi, Aleksa Ljuskic, Luca Mardero, Felix Martinez, Nickolas Spelat, Devid Todon, Nicola Urban, Matteo Zuccaccia.
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