PRO GORIZIA - Ecco la maglia rosa. Pensando in grande
Presentata la casacca ideata per il contemporaneo arrivo in città della tappa del Giro d’Italia. Verrà indossata domenica, in occasione del match casalingo con il Portogruaro. Il Dg Bianco: “Questa città merita almeno la serie D, ma non vogliamo fare il passo più lungo della gamba”
Una società che sta tornando grande. Velocemente, di pensiero ed azione. Ma con giudizio. E unica, assieme al San Luigi, a sposare la ripartenza - nel campionato di Eccellenza - in grembo al vicino Veneto. La Pro Gorizia, attivissima in campo e fuori, non ha quindi perduto l’occasione di organizzare una vera e propria “invasione di campo” salendo sulla carovana del Giro d’Italia, che ha individuato il capoluogo isontino (capitale europea della cultura nel 2025, a braccetto con Nova Gorica) quale sede di arrivo della tappa - partenza da Grado - di domenica 23 maggio. E, proprio in concomitanza con la calata dei girini, Lucheo e soci scenderanno in campo per la gara di campionato con il Portogruaro: per l’occasione, i giocatori di mister Franti indosseranno una maglia rosa pensata e realizzata appositamente per l’evento ciclistico. La casacca (che sarà poi regalata ai giocatori) è stata “svelata” ufficialmente oggi, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Ziberna, dell’assessore allo sport Ceretta, del presidente regionale della Figc Canciani del suo “fido” vice Chiarvesio.
“La nostra progettualità continua, anche in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo - ha detto il dg isontino Domingo Bianco - confrontandoci spesso con le realtà del Veneto, però, indipendentemente dalla pandemia, ci siamo resi conto di quanta strada ci sia ancora da percorrere. Obbiettivi ? Questa città e questa società meritano la serie D ma, se sarà, vogliamo arrivarci senza fare il passo più lungo della gamba. Anche grazie all’appoggio dell’Amministrazione Comunale: con calma, senza forzature.”
“In un periodo cosi difficile, la Pro Gorizia ha dimostrato di essere una grande realtà del nostro sport - ha aggiunto Ceretta - un esempio per le altre discipline. E siamo consapevoli della visibilità che questo club può dare ad un comune di soli 35mila abitanti come il nostro.” ”Quella legata alla maglia rosa è un iniziativa che unisce idealmente il mondo del calcio a quello del ciclismo - la chiosa finale di Ermes Canciani - ed è un messaggio particolarmente significativo, perchè arriva da una società importante, capace di dare un segnale beneagurante, di ripartenza, per tutto il mondo del nostro calcio. Un movimento che ha gran voglia di ricominciare: in giro, ve lo assicuro, c’è tanta fame. Lo confermano i tornei Under 15 e Under 17 che stanno per iniziare e riempiranno tutto mese di giugno” (r.z.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA