SCENARI - Cassacco, Reanese e Tricesimo: unire le forze?
Le difficoltà accresciute dalla pandemia e la necessità del ricambio dirigenziale pongono i club guidati da Mansutti, Scilipoti e Sorrentino, tre super-presidenti, davanti a un futuro pieno di incognite e da costruire
Tre presidenti straordinari, tre società gloriose, un futuro complicato, ancora di più dopo il ciclone Covid-19. Saranno settimane di passione quelle che attendono Tricesimo, Reanese e Cassacco o, in ordine alfabetico, Cassacco, Reanese e Tricesimo. I tre presidenti-campioni sono Antonio Sorrentino (Tricesimo), Salvatore Scilipoti (Reanese) e Dino Mansutti (Cassacco): diversissimi tra loro, straordinarimente generosi, hanno tirato la carretta per lustri e adesso vorrebbero passare la mano o, comunque, essere aiutati in maniera concreta. Il nodo più che economico risiede nel volontariato che latita, in schiere dirigenziali sempre meno folte, se non ridotte all'osso: è questa la vera emergenza, la prima con cui il calcio dilettantistico si ritrova a fare i conti nell'anno zero del dopo (speriamo) pandemia.
E' risaputo, ad esempio, che Dinone Mansutti è pronto ad andare in pensione: il gran capo rossoblù ci sperava, vuol godersi i nipotini dopo un quarto di secolo di servizio nella trincea del balon, ma per ora il successore all'orizzonte non è spuntato. Altre questioni sono in ballo, come la convenzione dell'impianto sportivo, un gioiellino con tanto di impianto di illuminazione nuovo di zecca che sarà disponibile. Non dissimile è lo stato d'animo di Scilipoti e Sorrentino. L'idea potrebbe allora essere quella di unire le forze, magari cominciando a livello di settore giovanile, se non proprio attraverso una fusione tra i 3 club. Che sono un patrimonio del calcio udinese e regionale. La speranza è che le prossime settimane portino novità positive, sotto forma di buona volontà, nuovo entusiasmo, volontari, forze fresche, giovani, e anche sostegno economico. Questo, insomma, è il momento di farsi avanti.
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