FULGOR - Zoppè: puntiamo su Negyedi e sul suo staff
Lo storico direttore sportivo, una vera e propria bandiera rossoverde, spiega il suo attaccamento per la squadra: “Negli anni mi hanno cercato tante squadre, ma la Fulgor è parte di me e non andrò mai via. Nel calcio ci vuole passione ed attaccamento”
Un inno al calcio di una volta ed ai sani princìpi che dovrebbero prevalere, ma che spesso vengono dimenticati. Claudio Zoppè, direttore sportivo della Fulgor e da cinquantadue anni nel mondo del calcio regionale, parla della sua lunga militanza nella società rossoverde che non ha intenzione di interrompere e ci dà qualche notizia sulla preparazione alla prossima stagione, a partire dalla riconferma dello staff tecnico: “Ci siamo rimessi in moto dopo tanti mesi perché non si poteva far nulla. Adesso stiamo valutando chi rimarrà e chi andrà via, vediamo cosa succederà. Vogliamo fare una squadra competitiva ma con questa situazione è tutto molto confuso, non sappiamo chi vorrà continuare e chi vorrà smettere. Per ora posso dire che abbiamo intenzione di riconfermare mister Negyedi, se l’è meritato e puntiamo ancora su di lui, come anche tutto lo staff composto dal preparatore dei portieri Ivano Baradel ed il primo collaboratore del mister, Gianni Sotgiu”.
MISTER PERESSUTTI – “Non sapevo fosse tornato in corsa sulla panchina della Virtus Corno. Uno come lui ha sempre voglia di fare ed ha bisogno di far calcio come ha fatto per tutti questi anni. E’ un allenatore che può fare l’Eccellenza perché è preparatissimo e pretende che le cose siano fatte bene. Alla Fulgor con lui abbiamo vinto tutto: Seconda Categoria, Prima Categoria ai playoff e le rispettive Coppe Regione per questo avremo sempre un ricordo meraviglioso di quando era sulla nostra panchina. Conosce il calcio dilettantistico ed i ragazzi come poche persone”.
CARRIERA – “Sono ormai cinquantadue anni che lavoro nel calcio dilettantistico. Nel calcio quello che conta è la passione per quello che si fa, purtroppo sta passando in secondo piano e soprattutto l’attaccamento alla squadra. Io sono qui a Godia da tanti anni e mi hanno sempre cercato tante squadre, ma la Fulgor è parte di me e non andrò mai via. L’esperienza mi insegna che chi segue la parte economica dopo pochi anni fallisce i propri obiettivi, nel nostro calcio non ho mai visto guadagnare soldi, forse il contrario”.
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