IL CASO - Spavento per Morassutti. La Spal: era meglio non giocare
Durante l'incontro dell'altro ieri Nicola, difensore dell'Under 17 della Sanvitese e fratello minore del giallorosso Manuel, ha perso i sensi ed è stato soccorso nell'attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Toneguzzo e Russolo: "Secondo noi la partita non andava ripresa, l'arbitro ha sentito i due capitani, ma in una situazione potenzialmente tanto delicata dovrebbero avere voce in capitolo anche i dirigenti responsabili..."
Un grande spavento (fortunatamente l'allarme sembra completamente rientrato), ma anche una vicenda che merita qualche riflessione e che la Spal Cordovado rilancia scrivendo una lettera ai vertici nostrani della Federcalcio. Ci riferiamo all'episodio che ha caratterizzato il match dell'altro ieri (girone D, torneo Under 17) tra la quotata Sanvitese e una Spal Cordovado in rodaggio dopo il lungo stop imposto dal Covid. Dopo 15' di incontro il difensore biancorosso Nicola Morassutti, promessa della Sanvitese, di Cordovado, nonché fratello minore di Manuel, forte attaccante della prima squadra spallina, all'improvviso, lontano dalla palla, è caduto a terra privo di sensi: sono intervenuti in suo soccorso i dirigenti delle due società, poi due infermiere (mamme di calciatori e che si trovavano fortunatamente tra i numerosi spettatori dell'incontro), mentre l'ambulanza è giunta dopo circa 25 minuti, minuti nei quali il gioco è rimasto ovviamente sospeso.
Inizialmente, dopo un confronto tra dirigenti delle società, sembrava si propendesse per mettere fine alla gara; in proposito l'arbitro, dal canto suo, interpellava i capitani di Sanvitese e Spal, i quali si dichiaravano disponibili a riprendere il gioco, assecondando gli umori di chi probabilmente non si era reso conto della gravità, reale e potenziale, di quanto era accaduto a Nicola. Ed è questo il passaggio che alla Spal Cordovado ritengono, seppur in linea con i regolamenti, non condivisibile: il presidente giallorosso Claudio Toneguzzo e il responsabile del settore giovanile Michele Russolo, quest'ultimo nel doppio-ruolo essendo anche dirigente responsabile dell'Under 17, fanno notare come il caricare sui capitani minorenni (due bravissimi ragazzi) la scelta di riprendere la gara in una situazione tanto delicata, senza nemmeno interloquire con i dirigenti accompagnatori, sia stata non felice. Russolo aggiunge: "Nicola è di Cordovado, i nostri ragazzi lo conoscono, ci giocano insieme, sono amici, c'è chi è rimasto sconvolto dopo averlo visto svenire in quel modo; la partita secondo noi non doveva ricominciare. Abbiamo preso atto della decisione arbitrale, l'ultima cosa che contava e ci interessava era il risultato, la Sanvitese è più forte e allenata, ha vinto 9-0, personalmente avevo in mente quanto è capitato al povero Morosini, e ancora ho i brividi...".
Durante la partita il figlio di Russolo, Marco, si è infortunato (frattura della clavicola; in bocca al lupo, ragazzo!): "E' il terzo infortunio in una settimana per la Spal, venivamo da un lungo stop, giocare tre gare in una settimana ci è sembrato azzardato, è stato giusto riprendere, ma bisognava essere molto attenti nel dosare gli impegni. Ci pare che il quadro complessivo che emerga da quando verificatosi l'altro giorno imponga una riflessione aggiuntiva" sottolinea il presidente spallino Claudio Toneguzzo.
Va infine segnalato come Nicola Morassutti sia tra i convocati al raduno di preparazione in programma il prossimo mercoledì a San Daniele nell'ambito delle attività della rappresentativa regionale Under 16 che tra una decina di giorni affronterà il torneo Eusalp in Trentino.
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