PORDENONE - Ultras arrabbiati: mai più a Lignano!
L’annunciato accordo tra il club e la località balneare, che ospiterà i neroverdi al “Teghil” per il prossimo triennio, non è stato digerito dai tifosi, stufi dei “pellegrinaggi”
Annunciato trionfalmente, è già oggetto di pesanti contestazioni. L’accordo tra Pordenone Calcio e Lignano Sabbiadoro per il prossimo triennio (che vedrà la formazione del presidente Lovisa ancora ospite al “Teghil”) non è stato infatti digerito dagli ultras neroverdi (i “Bandoleros” e i “Supporters”), i quali hanno emesso un pesante comunicato.
In buona sostanza, i fans dei ramarri contestano le “solite, insignificanti proposte relative al nuovo stadio, quando il risultato è un continuo e costante distaccamento della squadra dalla propria città. E’ inconcepibile che la nostra casa si trovi a 60 chilometri dalla nostra città”. Non mancano, ovviamente, gli “apprezzamenti” alle istituzioni. “Ci siamo stufati di sentire le esternazioni dei vari politici pordenonesi riguardo alla realizzazione di un nuovo impianto, solo allo scopo di racimolare qualche voto per le elezioni. E ci siamo stufati anche delle mille parole buttate all’aria e di questo modo di agire da parte della società e degli enti di competenza, che sta facendo perdere l’identità della nostra squadra”
I tifosi concludono affermando che “non presenzieremo dunque più alle gare casalinghe sino a quando non avremo in mano progetti concreti per riportare alla gente e al territorio il nostro Pordenone”. Detto in sommesso silenzio: non è che i tifosi del ramarro abbiano tutti i torti. Anzi. Dopo essersi rifugiati a Udine, Trieste e Lignano Sabbiadoro (e scartata l’ipotesi Fontanafredda) non sarebbe forse il caso di dotarsi di un proprio stadio ? D’accordo che l’impiantistica in Italia è una jungla, ma è davvero impossibile dare a Pordenone un impianto degno di questo nome?
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