FIGC - Canciani: vaccinarsi per salvare il calcio dilettantistico
Il Presidente del Comitato Regionale FVG chiede responsabilità ai dirigenti, ai calciatori, agli arbitri e agli allenatori del movimento: "L'unico modo per poter riprendere senza bloccarci come in queste due stagioni è il vaccino, purtroppo però c'è stata scarsa adesione quando abbiamo cercato di organizzare un vax-day"
Il calcio dilettantistico regionale è finalmente tornato con i tornei giovanili che fanno tornare la passione di poter giocare, ma anche seguire in maniera numerosa, il calcio quasi come prima della pandemia. La stagione che fra un paio di mesi partirà, però, ha ancora troppe incognite a causa di una scarsa adesione alla vaccinazione che scongiurerebbe ulteriori blocchi. Ce ne ha parlato il presidente del Comitato Regionale, Ermes Canciani.
UNDER 15 - "C'è grandissimo desiderio di tornare a calcare i campi come una volta. Negli ultimi giorni sono stato in diversi impianti ed ho potuto constatare la grandissima adesione sugli spalti degli appassionati. Donatello-Manzanese è stata una partita bellissima, molto equilibrata finendo ai calci di rigore e con tanta gente al seguito. Onore al Donatello che è uscito vincitore, ma anche alla Manzanese che è riuscita ad arrivare fino alla fine".
RIPARTENZA - "È stata una scommessa ed in molti hanno cercato di dissuaderci da questa idea. Abbiamo voluto, invece, raccogliere tutte le adesioni e devo dire che è stato un grande successo. Mi dispiace per le società che non sono riuscite ad iscriversi in tempo, ma è stato un bellissimo momento perchè ha sancito la ripresa del nostro movimento".
VACCINO - "Speriamo di poter fare qualcosa anche per quanto riguarda il Campionato Carnico. Ho un sassolino nella scarpa che desidero togliermi: abbiamo lavorato alacremente per poter pensare ad un vax-day per tutti gli interessati, ma con risultati piuttosto deludenti. Questo significa o che i ragazzi sono già vaccinati, oppure che c'è una scarsa cultura per quello che può essere il futuro del calcio, perchè se è vero che in questo momento i dati non sono preoccupanti, è altrettanto vero che nei Paesi limitrofi i numeri sono diversi e che quindi il vaccino è l'unico sistema che ci permetterebbe di riprendere a giocare in tranquillità. Non voglio neanche pensare ad una ripresa a settembre che non venga portata regolarmente a termine a fine stagione, sarebbe la fine del calcio dilettantistico. Lancio un appello a tutti i nostri amici dirigenti, calciatori, arbitri ed allenatori affinchè si vaccinino perchè è il metodo più facile ed immediato per liberarci della pandemia che ci ha massacrato per due anni. L'altro giorno ero al Centenario della Sacilese ed ho avuto modo di dire come sia stato importante un manipolo di ragazzi che, a cavallo tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, hanno avuto la voglia e la forza di portare avanti un progetto ambizioso costituendo la società. Adesso i nostri dirigenti devono avere la forza ed il coraggio di riprendere dopo quella che è stata come una Terza guerra mondiale e bisogna correre ai ripari immediatamente".
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