PORDENONE - Il "giallo" di Sylla
Con la mancata iscrizione in serie C del Gozzano, società con cui è tesserato l’attaccante, cadrebbe lo status di professionista appena teoricamente acquisito. E in serie B possono essere tesserati extracomunitari già in possesso di tale status
Sembrava già tutto fatto, mancavano ovviamente ancora le firme, ma il passaggio di Youssouph Cheikh Sylla dal Gozzano al Pordenone era dato per scontato. Era, appunto. Cos’è che potrebbe far saltare l’affare? Una norma federale consente alle società di serie A, B e C di poter tesserare, senza limitazioni, soltanto i calciatori extracomunitari che al 30 giugno precedente fossero già tesserati in Italia come professionisti. Deroga concessa per le società neopromosse in serie C e per le quali detti calciatori erano già tesserati con il medesimo club in serie D.
E’ proprio il caso del Gozzano che aveva in organico il classe ’98, Sylla. Il problema sta nel fatto che lo stesso Gozzano stia rinunciando alla serie C e chieda l’ammissione nuovamente in serie D (come fece lo scorso anno il Campodarsego) ma, di conseguenza, l’attaccante non potrebbe acquisire lo status di professionista e quindi non poter venir tesserato dal Pordenone.
Ci sarebbe una soluzione, una deroga da parte della Figc in quanto il calciatore ha conseguito sul campo il diritto a diventare professionista, ma non lo può fare per una causa a lui non imputabile. Su questo aspetto Lovisa e Berrettoni stanno provando a risolvere la questione.
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