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Edizione provinciale di Trieste


TRIESTINA - Bucchi suona la carica. E Coppola firma

Il difensore centrale ex Primavera del Torino giocherà con i rosso-alabardati. Il nuovo tecnico: "La categoria non mi interessa, conta il progetto. E Milanese mi ha convinto in 5 minuti..."

Nel giorno della firma del contratto del difensore centrale Alessandro Coppola (un 2000 di 202 cm reduce da alcune esperienze variegate una volta uscito dalla Primavera del Torino), la Triestina ha presentato alla stampa il nuovo mister Cristian Bucchi. L'ex attaccante ha parlato a 360 gradi. “Il direttore Milanese mi ha convinto in cinque minuti, anche perché la categoria non mi interessa. Conta il progetto, le persone e sentirsi al centro di un’idea. Qui c'è una società solida alle spalle”.
E sui due altri tecnici ancora sotto contratto, che si sono alternati nella scorsa stagione...“Pillon e Gautieri sono allenatori e persone che stimo e comprendo, so cosa significa restare a casa e aspettare, fa parte del nostro mestiere, ma le loro qualità umane e tecniche li riporteranno presto su una panchina”.

Voltando pagina: “Sono carico di entusiasmo e di voglia di lavorare, senza fare promesse. Il nostro obiettivo deve essere quello di accorciare le distanze da chi ci ha preceduto l’anno scorso. Il progetto è biennale; se saremo molto bravi, stringeremo i tempi ma senza frenesia. Io stesso ho avuto pazienza nello scegliere una realtà che mi convince e che sento mia, ho avuto altre opportunità nella scorsa stagione, anche in Serie A, ma non sentivo i presupposti per sognare e fare qualcosa di importante, magari arrivando alla massima serie con le nostre forze. D’altro canto sono abituato ai salti, a 20 anni giocavo in Eccellenza e l’anno dopo mi sono trovato in A”.

Sul roster infine: “Ci siamo presi del tempo. Voglio vedere le facce dei giocatori e valutare il loro spirito. Tra una settimana faremo qualche valutazione più fondata. Chi è avvelenato dopo una stagione deludente, rimarrà con noi, per chi invece non è cambiato nulla è meglio che trovi un’altra sistemazione. Le motivazioni sono al centro di tutti, abbiamo visto squadre non con grandissimi valori tecnici salire in Serie A, penso alla Salernitana o al Venezia ma anche al Cittadella che ci è andato vicino. Voglio vedere una squadra, senza gruppetti né con qualcuno che va a 999. Qui o si va a mille o non si fa parte di questa rosa”.

Massimo Laudani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 12/07/2021
 

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