Il Donatello continua la sua costante campagna di rafforzamento che da qualche anno sta facendo aumentare il livello della prima squadra. La costante da tre anni ha questa parte ha un nome ed un cognome: George Celso Rodrigues Filho. Il giovane tecnico brasiliano, arrivato al terzo anno in panchina, è un punto fisso per il presidente Simone Ronco, con il quale ha un ottimo rapporto: "Sono qui dalla stagione 2018/19 ed il presidente mi chiese di dare una sistemata alla prima squadra che era in difficoltà. Essendo la mia prima esperienza, mi sono trovato a dover imparare tutto in un colpo solo, non solo a livello tecnico ma anche burocratico. Mi sono trovato ad avere una squadra già allestita prima che arrivassi e pian piano ho costruito un gruppo che fosse più vicino alla mia idea di gioco fino ad oggi. Ragazzi giovani, interessanti, che abbiano voglia di fare e di crescere. Ad oggi abbiamo una squadra vogliosa e competitiva, tutta un'altra storia rispetto a quell'anno".

OBIETTIVO - "L'auspicio è di lottare per le zone alte, poi nel calcio non si sa mai. La squadra che ho in mano ad oggi può ambire ad un buon campionato, sempre stando con i piedi per terra".

ARRIVO IN ITALIA - "Sono arrivato nel 2006, in Brasile ho sempre giocato a livello professionistico, venivo dal Botafogo Joao Pessoa, un'affiliata della prima squadra del Botafogo. Giocavamo in Serie C, ma in Coppa riuscivamo ad affrontare sempre le squadre più forti della nazione. Nel 2006 finì l'avventura nel Botafogo Joao Pessoa e tramite mio cognato, che era già qui in Italia, conobbi il presidentissimo Dino Mansutti che vide un mio video e mi chiese di unirmi al Cassacco in Prima Categoria. Quando arrivai però non c'era più il posto per l'extracomunitario e si interessò a me la Reanese di Scilipoti. Trovammo l'accordo e mi trasferii da loro dove ho fatto due anni. Successivamente ho giocato per due anni in Serie A di Beach Soccer con il Friulpesca. Poi ho vinto la Seconda Categoria all'Arteniese di mister Polonia e successivamente anche la Coppa Italia di Prima. Dopo cinque anni sono passato al Carnico, dove ho giocato per altri cinque anni. Nell'ultimo anno di Carnico, nel 2018, mi è arrivata la chiamata del Donatello ed è un'esperienza che mi sta facendo crescere tanto".

PRESIDENTE RONCO - "Mi trovo benissimo con lui, c'è stata intesa fin dal primo momento che è rimasta in tutto il percorso. Abbiamo i piedi per terra, un passo alla volta e sappiamo di dover ancora crescere a livello di prima squadra. Portiamo un nome importante e dobbiamo onorarlo. Mi ha sempre dato supporto e stiamo arrivando con calma ai livelli che volevamo".

PREPARAZIONE - "Ho diviso il gruppo a seconda delle necessità lavorative. Abbiamo fatto una prima parte di preparazione atletica con un mini gruppo e dopo si sono aggiunti gli altri".

ROSA - "Rispetto all'anno scorso ci siamo rinforzati abbastanza. È arrivato a centrocampo Stefano Tion, che è un ragazzo che ci può dare tanto e farci fare il salto di qualità. Oltre a lui stiamo cercando di tesserare l'iraniano Amir Nasrullahee, terzino destro, è arrivato un difensore d'esperienza  Dedej Klodian che ha 38 anni ed i due portieri Alberto Cocconi e David Chikadibia. Due protagonisti sono Arlind Vrenezis ed Arlind Edonis".

CALCIO GIOCATO - "La voglia di entrare in campo c'è ancora, avrei anche qualcosa da dare, ma bisogna dare spazio ai giovani perchè ce ne sono sempre meno e tanti si disinteressano. Trovo bellissimo questo sistema dilettantistico, penso che sia il vero calcio, ovviamente ad oggi a causa delle crisi societarie è un po' "malato" e sempre più sodalizi stanno abbandonando. Quelle rimaste dovrebbero far accrescere l'interesse nei giovani".

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