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Edizione provinciale di Udine


CJARLINS MUZANE - Il cazzotto della Clodiense brucia. Ma...

La squadra friulana ha dimostrato un notevole potenziale nelle uscite con il Mestre e la "bestia nera" rappresentata dalla formazione di Chioggia. Ora, come dice l'allenatore Massimiliano Moras "bisogna imparare la lezione rimediata in Coppa. Una squadra come la nostra deve saper portare fino in fondo il risultato". Domenica ad Adria ci sarà da fare i conti con un'avversaria arrabbiata e pericolosa

Rivedere le azioni salienti di Cjarlins Muzane - Clodiense, come al solito ben confezionate dalla struttura comunicativa della società friulana, ha lo stesso effetto, a quasi un giorno dal match del Della Ricca, di un pugno nello stomaco. Fuori, dunque, dalla Coppa ai rigori e dopo aver praticamente rimontato e messo all'angolo i lagunari veneziani, salvati da quello strambo eppur efficace colpo di testa a palombella dell'ex Manzanese Calcagnotto ormai sui titoli di coda della sfida. Una sfida risolta dai granata trasformando tutti i penalty e sfruttando l'errore di Venitucci
Massimiliano Moras nel commento alla beffa maturata in casa non ha nascosto la sua delusione per l'epilogo della vicenda: "Spero veramente che questa gara ci insegni che le partite non sono mai finite né quando stai vincendo, né quando un match sembra compromesso. L'eliminazione in Coppa deve bruciare, personalmente mi brucia tantissimo, ci eravamo meritati sul campo il 2-1, la vittoria, il passaggio del turno: non è possibile subire quel gol a pochissimo dal 90' sugli sviluppi di una rimessa laterale. In situazioni del genere una squadra come la nostra deve portare a casa la partita, con determinazione e senza lasciare spiragli agli avversari. Il Chioggia non ci ha messo particolarmente in difficoltà, pur se sono andati vicini al secondo gol su un bel contropiede. Abbiamo comandato il gioco in lungo e in largo e costruito tante occasioni. Questa squadra ha cuore, ha gli uomini per interpretare tutti i moduli, ma deve portare fino in fondo il risultato". 
I friulani hanno perso per 2-3 settimane almeno il gladiatore Pignat, che in avvio di gara ha subito una distorsione alla caviglia, che poi ha provocato la sua uscita dal rettangolo di gioco prima di metà tempo. 

A mente più lucida quanto accaduto con Mestre e Clodiense ha sì un gusto dannatamente amaro, ma deve anche suscitare fiducia e consapevolezza nella squadra di Moras e nell'ambiente. Il Cjarlins ha affrontato due squadre con cui i precedenti sono stati quasi sempre negativi. La Clodiense, addirittura, può essere considerata a tutti gli effetti la bestia nera della formazione di patron Zanutta. Negli 8 precedenti confronti nel campionato di serie D i lagunari hanno ottenuto 4 vittorie e altrettanti pareggi contro i friulani, che mai sono riusciti a batterli. Nel passato torneo i granata del marpione Andreucci hanno addirittura tolto al Cjarlins tutti e 6 i punti in palio, vincendo sia al Della Ricca che all'Aldo e Dino Ballarin. Ne consegue che, a livello di prestazioni, Bussi e compagni stanno dimostrando un potenziale notevole, oltre che la qualità e la "lunghezza" della rosa allestita nelle passate settimane. Le formazioni di Massimiliano Moras tradizionalmente sono diesel e marciano alla massima velocità da gennaio in avanti. Ma se il lavoro di costruzione darà frutti via via sempre più gustosi, quello che si è visto nei 180' ufficiali d'avvio della nuova stagione, tra Mestre e Clodiense, depone per una squadra già ampiamente in grado di giocarsela contro qualsiasi avversaria e su ogni campo. Ci sono gli uomini, la condizione atletica e l'organizzazione tecnico-tattica per accelerare. Sarà interessante vedere cosa succederà domenica ad Adria, ennesima tappa - la prima esterna - di un inizio di annata infarcito di grandi sfide. Pure l'undici di Roberto Vecchiato è reduce da un pareggio in campionato (1-1 proprio con la Clodiense, e rimanendo in 10 per l'espulsione di Davide Rosso, che quindi domenica non sarà della partita) e dall'eliminazione patita in Coppa ieri al termine del derby perso 2-1 al Bettinazzi contro gli arci-rivali del Delta. Quindi anche Cicarevic e soci scenderanno in campo, poco ma sicuro, con il coltello tra i denti.   

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 23/09/2021
 

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