C’è l’attesa scadenza elettorale che, tra una decina di giorni, esprimerà il primo cittadino. Nel frattempo, ma non da oggi, la Tarcento calcistica sta attraversando un momento tutt’altro che florido (tanto che qualcuno, in Consiglio Direttivo, aveva suggerito una ripartenza dalla Seconda categoria), sia sul piano economico sia a causa - ovviamente - della contingenza legata al Covid. Che, come specificato dal presidente regionale della Figc, Ermes Canciani - intervenuto alla presentazione ufficiale di tutte le formazioni del club, tenutasi stasera allo stadio “Toffoletti” - ha “cancellato” dai tabulati circa 3000 tesserati…Ma la Tarcentina non può accettare un declassamento soprattutto perché, nel 2023, celebrerà il primo secolo di storia. E se i “Moschettieri” stanno cercando una loro identità dopo la falsa partenza in coppa e campionato, c’è un settore giovanile che pulsa e cavalca l’onda della speranza. Una realtà di base che incoraggia la dirigenza (una cinquantina gli “operativi”) a proseguire sulla strada intrapresa: e pazienza se i risultati non fioccheranno. L’importante è rimanere dignitosamente a galla anche se, alla luce di un meraviglioso passato, la Tarcentina - confortata pure da strutture ed impiantistica di alto livello - meriterebbe ampiamente  l‘Eccellenza. Ma per ora non si può: calma e sangue freddo, quindi, in attesa di tempi migliori.

NE RESTA UNO. Dopo il congedo dal Direttore Sportivo Michele (divergenza di vedute operative con la società che, per ora, ha affidato il ruolo, “ad interim”, al presidente Emanuele Cum) è rimasto ancora un Modolo, in società. Si tratta di Adriano - padre del dimissionario - responsabile di un settore giovanile che annovera 9 formazioni e circa 150 ragazzi. Una nidiata che andrà svezzata con cura ed attenzione, perchè da li spiccheranno il volo i canarini del futuro. (r.z.)

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