BASKET - Gesteco, finale amarissima
Week end friulano senza gioie a Lignano Sabbiadoro: dopo il flop dell’Apu, infatti, anche le Aquile vedono volare via la Supercoppa (di serie B). I ducali finiscono asfaltati da Faenza, che tocca anche i 25 punti di vantaggio ed alza al cielo il primo trofeo della sua giovane storia. Deludenti Battistini (9 rimbalzi, ma 3/11 dal campo e 4 perse) e Chiera (1/6 da tre). Infortunio a Laudoni
GESTECO - FAENZA 56 - 75
GESTECO: Rota 9, Chiera 5, Miani 5, Battistini 8, Rocchi 20, Paesano 2, Micalich 7, Laudoni, Furin, Gattolini. Ne: Ohenhen e Cassese. Coach: Pillastrini.
FAENZA: Siberna 18, Reale 6, Ballabio 7, Poggi 16, Ugolini 10, Morara 3, Vico 6, Petrucci 9, Contecchia, Bianchi, Ferrari. Ne: Mazzagatti. Coach: Serra.
Arbitri: Gallo e Luchi
Parziali: 15 -15, 42 - 33, 62 - 42. Liberi: Gesteco 11/18, Faenza 5/10. Tre punti: Gesteco 9/32, Faenza 12/26. Rimbalzi: Gesteco 41 (Battistini e Paesano 9), Faenza 38 (Poggi 11). Antisportivo a Morara. Cinque falli: nessuno. Infortunio a Laudoni al 2’43” del primo quarto.
LIGNANO SABBIADORO. Nata quasi per scommessa nel 2006, Faenza vince il primo trofeo nazionale della sua giovane storia. La formazione di Serra (e dell’ assistant Lilli, lo scorso anno a fianco coach di coach Boniciolli a Udine) strappa alla Gesteco la Supercoppa di serie B ed è tutt’altro che un furto con destrezza, ma la conseguenza di un dominio che dapprima si intravede e poi si concretizza, inesorabilmente, a partire dal terzo quarto. Un controllo del match impastato di freschezza, presenza, reattività sulle palle vaganti e percentuali migliori: 47 per cento contro il 30 di Miani e soci…
L’infortunio che toglie bruscamente dalla finale - dopo nemmeno 3 minuti - Laudoni è un sinistro presagio e disorienta una Gesteco che dapprima subisce la verve faentina (6 - 11), ma rientra immediatamente in gara nonostante Battistini non sia ancora sintonizzato (e non lo sarà nemmeno in seguito, chiudendo si con 9 rimbalzi ma anche 3/11 dal campo) sulle per lui consuete frequenze. In apertura di secondo quarto Rota firma il primo “strappetto” ducale (19 -15), imitato da Chiera, al primo bersaglio (dei pochi: 2/8 totale, con 1/6 dall’arco) di una serata davvero storta. Anche Micalich junior giustifica la propria prolungata presenza, ma Faenza è solidissima e con il chirurgico Ugolini e un doppio Poggi produce un nuovo, ma consistente allungo: 37 - 28 al 18’. E se Miani spezza il digiuno un implacabile Petrucci (tre triple) scava la doppia cifra : 40 - 30. Con Cividale in rottura prolungata, Siberna, Vico e Poggi stampano addirittura un quasi definitivo più 22 (56 - 34) al 15’. Rocchi prova ad ossigenare i suoi, ma la formazione di Serra è decisamente in serata e vola anche sulle 25 lunghezze di benessere (62 - 37). Nonostante il linguaggio del corpo dei ducali trasmetta messaggi poco confortanti, la Gesteco non è ancora ritornata nello spogliatoio: è sufficiente che Faenza si sieda un attimo ed un parziale di 16 - 0 restituisce una partita (62 - 53). Mancano 6’ al traguardo e riprende coraggio anche il pubblico cividalese sceso a Lignano; Siberna e Poggi (proclamato Mvp della finale) riportano però Faenza a distanza di sicurezza e per le Aquile è ora di tornare mestamente nel proprio nido. Senza la Coppa. Morale: poteva arrivare una coppia di gioie, per il basket friulano, dal week end di Lignano. E invece, flop dell’ Apu compreso, zero su due…(r.z.)
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