SAMPDORIA – UDINESE    3 -  3
Gol: 15’pt Pereyra, 24’pt Stryger Larsen (autorete), 43’pt Beto, 3’st Quagliarella (rigore), 24’st Candreva, 38’st Forestieri

SAMPDORIA: Audero, Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello, Candreva, Thorsby, Silva (28’st Ekdal), Damsgaard (28’st Askildsen), Caputo, Quagliarella (42’st Torregrossa). A disposizione: Falcone, Ravaglia, Chabot, Ciervo, Depaoli, Dragusin, Ferrari, Murru, Trimboli. Allenatore: D’Aversa.

UDINESE: Silvestri, Becao, Nuytinck, Samir (34’st Forestieri), Stryger Larsen (34’st Soppy), Pereyra, Walace, Makengo (34’st Samardzic), Udogie (14’st Molina), Beto, Dulofeu (6’st Arslan). A disposizione: Padelli, Piana, Zeegelaar, Jajalo, Pussetto, De Maio. Allenatore: Gotti.

Arbitro: Orsato di Schio. Assistenti: Costanzo e Mokhtar. Quarto uomo: Minelli. Var: Nasca. Avar: Colarossi.

Note: giornata semi soleggiata, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Silvestri, Pereyra, Samir, Thorsby, Bereszynski, Askildsen, Ekdal, Becao, Forestieri. Angoli: 8 - 6 per l’Udinese. Recupero: 2’ + 4’.

GENOVA. Dopo tre gare di siccità, l’ Udinese si abbevera di nuovo spezzando la serie negativa, Gotti raccoglie finalmente qualcosa di personale (dopo quattro dispiaceri) contro la Sampdoria ma, al termine della sfida di Marassi, in casa friulana non si sa se accettare di buon grado questo punto o maledire una chance buttata. Perché, alla fine del primo tempo, se c’era una squadra in vantaggio - oltre che nel punteggio - per quanto concerne il controllo dell’inerzia, era quella bianconera. Ma la strada del raggiungimento della maturità da parte dei nuovi (e Beto non è male), di una antica solidità da ritrovare (sono comunque 3 le reti incassate), dei progressi dei singoli e della digestione di un modulo alternativo che sta comunque spremendo dividendi (il 4 - 2 - 3 - 1 adottato in corsa), è costellata da ancora troppi errori (vedi Walace in occasione del rigore procurato da Caputo): per questo certe opportunità mancate devono essere messe fisiologicamente in preventivo. In ogni caso l’emorragia è tamponata e l’Udinese potrà “godersi” la sosta con 8 punti in classifica. Si ripartirà il 17 ottobre prossimo quando, al “Friuli Dacia Arena”, arriverà il Bologna.

LA CRONACA. Non esistono preliminari, a Marassi. Le due contendenti, infatti, provano immediatamente a farsi del male. Dopo una “ciccata” di Quagliarella - imbeccato da Candreva - all’8 Beto saluta Colley e vola verso la porta blucerchiata: sul centro del portoghese Yoshida anticipa Deulofeu e, con la collaborazione del fattore “C” (sfera sul palo), sventa il pericolo. Al 10’, invece, Udogie inizia e conclude l’azione: Audero devia. Passa un minuto e Pereyra, pronto a giustiziare il portiere di casa, trova l’opposizione di Thorsby. Al quarto d’ora, però, il vantaggio ospite è cosa fatta. I preparativi avvengono sulla corsia sinistra, dove dialogano Udogie, Makengo e Deulofeu: il cross del catalano trova la sponda di Pereyra e la gentile collaborazione di… Audero, non proprio impeccabile nel tentativo di parata. L’Udinese straripa: prima Colley anticipa in extremis Deuolfeu poi Becao, defilato, spara in curva. Al 24’, però, la Sampdoria le rimette in equilibrio. Quagliarella semina Nuytinck, avanza e trova la sponda di Caputo, che invita alla battuta Candreva: traversa piena. La sfera carambola addosso a Stryger Larsen e rotola in porta. Al 31’ Silva ci prova dai 20 metri: Silvestri alza in angolo. Il finale di tempo è tutto friulano. E se al 42’ Audero miracoleggia su Samir, un minuto dopo, sul pallone respinto dal montante (colto ancora dal 3 fasciato di bianconero), Beto, in tap in, gonfia la rete. La sua prima in Italia. Il portoghese è al limite dell’offside, ma un tacco di Quagliarella è oltre la linea immaginaria e il Var certifica il nuovo vantaggio esterno.

Una follia di Walace apre la ripresa: Caputo ringrazia e procede verso Silvestri, che lo stende. Giallo al portiere e rigore: Quagliarella non perdona. Nel frattempo Deulofeu, acciaccato, abbandona il terreno: e Gotti, dalla panchina, pesca Arslan dirottando Pereyra dalla parti di Beto. E al 14’ è proprio il tedesco/turco ad alzare la mira sul servizio di Makengo. Le due formazioni non si “siedono” certo sul pari ma è all’improvviso (minuto 24) che, con le ultime energie rimaste, Candreva sgancia un missile che si infila imparabile all’incrocio. La prima risposta è di Stryger Larsen: il tiro a giro non fa però parte del suo repertorio…Al 33’ si mette in proprio Beto: il sinistro non muore lontano dal “sette” sampdoriano. Gotti si gioca allora le ultime carte, mutando il copione in un 4 - 2 - 3 - 1: dentro Samardzic, Forestieri e Soppy, fuori Samir, Makengo e Stryger Larsen. Ed è subito 3 - 3: corner di Samardzic, spizzata di Nuytinck e correzione vincente (ratificata dall’ennesimo check del Var) da zero metri di Forestieri. Gli ultimi spiccioli sono quelli tra due pugili alla ricerca del ko. Che però non arriva: giusto cosi, anche se...

LE PAGELLE. Silvestri 5,5, Becao 6,5, Nuytinck 6,5, Samir 7, Stryger Larsen 5,5, Pereyra 6, Walace 5, Makengo 6,5, Udogie 6,5, Beto 7, Deulofeu 6,5, Arslan 6, Molina 5,5, Samardzic sv, Soppy sv, Forestieri 6,5. Allenatore: Gotti: 6.,5. (r.z.)

Fotocopertina ripresa dalla pagina Facebook U.C.Sampdoria