COPPA GIR. D - Amaro più bravo del Cavazzo
L’oggetto misteroiso in mano a mister Rapposelli si è rivelato un gioiellino da trattare con cura. Cammino importante, fermatosi solo ai quarti. Deludono i viola di Rella, toppano “di testa” nella partita chiave con i Mobilieri e con l’arbitro Benedetti. Bella sorpresa l’Ampezzo, giovane e vivace e ottima ospitalità nella semifinale. Matita rossa per Cedarchis (numeri impietosi) e Moggese fermatosi su un inutile 0-0
Penultimo girone della Coppa Carnia 2021 da analizzare. Il raggruppamento D in cui c’era la favorita alla vittoria finale Cavazzo, eliminata in una sorta di finale anticipata, dai Mobilieri.
GIRONE D
AMARO (voto 8): la società era reduce da un notevole stravolgimento che aveva visto l’addio di dirigenti, allenatore e diversi giocatori importanti. Il neo mister Rapposelli aveva quindi tra le mani un oggetto misterioso, visti i tanti volti nuovi. L’obbiettivo era quindi solo quello di conoscersi e gettare le basi per il futuro. Il girone è stato invece superato brillantemente, ottenendo un secondo posto e mettendosi alle spalle una squadra di rango superiore come il Ceda. Non paghi, agli ottavi i biancazzurri sono stati protagonisti della più grande impresa di questa edizione schiantando il Villa a domicilio con un largo 1-4. Il cammino si è interrotto solo ai quarti dinnanzi alla spumeggiante Viola. Va detto però che l’Amaro ha il rammarico di aver affrontato il match privo di 6 titolari (3 squalificati e 3 infortunati).
AMPEZZO (voto 6,5): gli ampezzani erano certamente, visti gli avversari e i risultati ottenuti nel recente passato, destinati al ruolo di comparsa. Il campo però ha raccontato altro. I biancorossi, pur non ottenendo vittorie, sono riusciti a strappare punti a tutte le avversarie affrontate (Cavazzo escluso). Mister Clapiz ha proposto una squadra ordinata tatticamente, compatta e dotata di buona corsa grazie alla bassissima età media degli interpreti. Se ci sarà continuità, il futuro sarà certamente roseo, viste le qualità evidenziate da molti di loro. Ulteriore nota di merito per la società per aver ospitato la semifinale tra Viola e Mobilieri (una sfida di livello che a queste latitudini non vedevano da tempo e che suona come un augurio per rivivere i fasti che hanno caratterizzato il passato biancorosso).
CAVAZZO (voto 7): è molto difficile giudicare la stagione dei viola. Girone e quarti hanno visto una schiacciasassi inarrestabile (la solita, verrebbe voglia di dire!) capace di spazzare via tutto ciò che osava presentarsi sul suo cammino. I numeri recitavano: migliore attacco (5 gol a partita segnati), migliore difesa (solo 2 gol subìti, di cui uno su rigore) e solamente vittorie. Il tabellone (criticatissimo!) ha previsto ai quarti il titanico scontro con i Mobilieri, risultato poi fatale per i cavazzini. Il pesantissimo 1-4 patito ha sollevato però un’infinità di polemiche per il modo in cui è maturato (per il Cavazzo 3 rigori contro e ben 4 espulsi!). Se è vero però che il protagonismo del direttore di gara abbia inciso in maniera determinante sull’eliminazione, è altrettanto vero che dei giocatori esperti e abituati a questo tipo di sfide come quelli viola non possono perdere la testa in quel modo. Nel 2022 gli avversari, oltre che con la forza, dovranno fare i conti con il dente avvelenato del Cavazzo!
CEDARCHIS (voto 4,5): una delle delusioni più grandi! Le malelingue dicono che i giallorossi abbiano cercato di assicurarsi la parte apparentemente più semplice del tabellone con un clamoroso “biscotto”. Non volendo credere ad una simile ipotesi, soprattutto da parte della società più vincente della storia del Carnico, ci limitiamo ad analizzare i numeri. E questi sono impietosi! Due sole vittorie ottenute nell’arco della competizione, nessuna vittoria nelle 4 sfide contro Ampezzo e Moggese (le squadre sulla carta più deboli del girone), terzo posto alle spalle dell’Amaro (squadra dal blasone e dalla cifra tecnica nettamente inferiore). Mezzo punto in più per la splendida reazione agli ottavi nel derby contro l’Arta che ha permesso la rimonta da 0-2 e prolungato la sfida ai calci di rigore. Nel 2022 rivedremo le temibili e feroci “pantere” che tutti conoscono?
MOGGESE (voto 5,5): ai nastri di partenza i bianconeri partivano alle spalle di Cavazzo e Cedarchis per giocarsi il terzo posto e relative chances di qualificazione nelle sfide con l’Amaro. In entrambe, seppur di misura, sono usciti sconfitti toppando di fatto le “partite che contano”. Il destino ha però voluto dare un’altra possibilità alla squadra di Moggio in un match da dentro o fuori contro il Cedarchis. Pur interpretandolo con il giusto atteggiamento, non sono riusciti a sfondare ottenendo solo un inutile (ai fini della qualificazione) 0-0. Resta, e vale mezzo punto in pagella, l’impresa compiuta espugnando proprio il terreno dei giallorossi con un bel 1-2 ottenuto con carattere e capacità di soffrire.
Il bomber
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